La mancanza di supporto didattico e generale a diversi alunni disabili si fa sentire. Con i genitori che non ne possono più, perché la scuola è iniziata da quasi un mese.
Quest’anno va peggio che in passato, con molte famiglie sul piede di guerra. Per andare in soccorso degli alunni lasciati a scuola troppe ore da soli, in alcune province si muovono i privati. Che decidono di sovvenzionare le cooperative che gestiscono gli Aec, gli assistenti educativi culturali, ovvero l’altra figura di riferimento a livello didattico per chi ha problemi o limiti di apprendimento.
A tracciare la strada è stata la Fondazione Carispezia, che ha stanziato 50 mila euro da distribuire tra i vari istituti scolastici comprensivi dello Spezzino per pagare gli educatori che si occuperanno dei studenti disabili a cui non è ancora stato assegnato un insegnante di sostegno.
La scelta della Fondazione arriva dopo aver raccolto le denunce dei genitori – circa 80 casi in provincia – che segnalavano ritardi nell’assegnazione dei docenti.
La situazione dovrebbe risolversi con la nomina degli insegnanti nel mese di novembre, ma fino ad allora nelle classi entrerà personale specializzato pagato dalla fondazione.
Per protestare contro questa situazione, scrive l’Ansa, il 10 ottobre si è svolta una manifestazione di genitori con presidio davanti all’ufficio scolastico regionale alla Spezia. “La scuola deve essere per tutti” hanno detto, anche con cartelli e striscioni, i genitori dei ragazzi disabili.
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