Il report diffuso il 16 dicembre dall’Istat sull’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, statali e non statali, non ha fatto emergere solo i limiti delle strutture a supporto di questi ragazzi, soprattutto al Meridione.
In generale, dal rapporto, relativo all’anno scolastico 2012/2013, è scaturito che anche la partecipazione degli alunni con disabilità alle attività extrascolastiche organizzate dalla scuola sembra essere molto complicata: quasi la metà di loro non interviene. E percentuali ancora più basse si riscontrano nell’adesione ai campi scuola ai quali prendono parte il 16,1% degli alunni con disabilità della scuola primaria e il 17,2% di quelli della scuola secondaria di primo grado.
In generale, dal rapporto, relativo all’anno scolastico 2012/2013, è scaturito che anche la partecipazione degli alunni con disabilità alle attività extrascolastiche organizzate dalla scuola sembra essere molto complicata: quasi la metà di loro non interviene. E percentuali ancora più basse si riscontrano nell’adesione ai campi scuola ai quali prendono parte il 16,1% degli alunni con disabilità della scuola primaria e il 17,2% di quelli della scuola secondaria di primo grado.
L’Istat riporta che lo scorso anno scolastico erano 84 mila gli alunni con disabilità nella scuola primaria (pari al 3,0% del totale degli alunni), mentre in quella secondaria di primo grado se ne contavano poco più di 65 mila (il 3,7% del totale). All’inizio di quest’anno, ma i dati in questo caso sono del Miur, il loro numero è aumentato. E anche di molto.