Più del 3% degli alunni è Dsa, ma si tratta di disturbi specifici di apprendimento che se trattati nei tempi e con le modalità corrette possono essere quasi sempre superati: sono quasi 350 mila alunni, che fanno registrare uno o più incertezze scuola, come la lettura o la scrittura lenta, la realizzazione difficoltosa dei calcoli, la carenza di concentrazione e di socializzazione. Una presenza in classe certificata in sensibile crescita, considerando che le precedenti rilevazioni si fermavano al 2,1% di Dsa iscritti.
Il dato numerico aggiornato e di trattamento, scrive l’Ansa, è stato reso pubblico durante il convegno ‘Strategie educative per i Diversi Stili di Apprendimento’, svolto a Milano il 18 marzo ed organizzato dall’Associazione ‘Il Laribinto, Progetti Dislessia Onlus’ in collaborazione con Canalescuola, Rotary Mi-Monforte e Fida, la Federazione Italiana Dislessia Apprendimento.
Spesso “etichettati” per la loro diversità, hanno detto gli specialisti, gli alunni con Dsa “sono invece normalissimi e il loro disturbo oggi può essere individuato, soprattutto con l’impegno della scuola, e sconfitto, permettendo a bambini e ragazzi di completare gli studi”.
“Grazie a interventi mirati da parte di figure professionali esperte, o approcci innovativi nel modo di fare lezione, prima imparata a casa dall’alunno anche con l’ausilio di tecnologie elettroniche e poi discussa a scuola insieme all’insegnante”.
Il modo migliore per tutelare i ragazzi con Dsa, ha detto Maria Dimita, presidente Fida, “è sviluppare le loro potenzialità attraverso la creazione e il supporto di nuovi stili e modalità di apprendimento, più visive che scritturali, e tecniche specifiche alla problematica in atto”.
“Metodologie, supportate anche dall’utilizzo di device elettronici che per questi ragazzi possono diventare un efficace strumento per favorire la comprensione e apprendimento della lezione. Una realtà invece ancora molto lontana dall’attuale impostazione scolastica in cui questi ragazzi sono spesso ‘esclusi’ dai normali percorsi”.
Durante il convegno è stato ricordato che gli alunni Dsa sono presenti in gran numero nelle regioni del Nord Ovest, dove raggiungono il 4,5% della popolazione scolastica: solo in Lombardia, gli allievi con dislessia, disgrafia, discalculia o disortografia sono almeno centomila, concentrati soprattutto nelle scuole superiori di primo grado, mentre si raggiungono picchi fino al 15% negli istituti tecnici e professionali.
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