Sono state sottoscritte l’11 dicembre 2017 dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, e la garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano, le Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori dalla famiglia di origine, frutto di un Protocollo sottoscritto a maggio per garantire “Pari opportunità nell’istruzione per le persone minori d’età”.
Si tratta di un documento importante, che interessa gli alunni che per varie ragioni si trovano (anche solo temporaneamente) al di fuori della famiglia d’origine, come nei casi degli affidamenti familiari, di minori stranieri non accompagnati, di coloro che sono ospitati presso case famiglia o ancora ragazze e ragazzi sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile in ambito penale.
Questo nuovo strumento consentirà al personale scolastico di conoscere il sistema di tutela dei minorenni (organizzazione dei servizi sociali, tribunale per i
minorenni, servizi di accoglienza etc.) e di avere indicazioni generali utili a garantire, nell’istruzione, le pari opportunità per gli alunni temporaneamente allontanati dalla loro famiglia di origine.
Le Linee guida analizzano, dunque, le problematiche delle alunne e degli alunni fuori dalla famiglia e le azioni consigliate, come ad esempio in caso di difficoltà di apprendimento e psico-emotive. E forniscono inoltre indicazioni di carattere amministrativo, quali l’iscrizione o l’inserimento scolastico o le certificazioni, oltre all’accertamento dell’obbligo vaccinale.
“Le Linee guida siglate oggi – sottolinea la Ministra Fedeli – sono il frutto di un impegno preso insieme all’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Questa firma rappresenta un momento importante: stabiliamo interventi operativi per strutturare percorsi didattici ed educativi che mirino al pieno sviluppo di ogni giovane, al di là della sua storia personale, delle condizione economiche della sua famiglia, della sua provenienza geografica. E confermiamo che confermare la straordinarietà del nostro sistema di istruzione e formazione: un sistema che accoglie, include, non lascia indietro nessuno, ponendo le basi di società di eguali diritti e pari opportunità, in cui i valori fondanti della nostra Costituzione – e faccio riferimento in particolare all’articolo 3 di questa – non rimangono enunciazioni di principio, ma trovano concreta attuazione nella vita delle cittadine e dei cittadini”.
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