Oggi, 13 marzo, al Senato, è iniziato l’iter, in commissione Cultura e Istruzione, del ddl della Lega sulla tutela degli alunni con alto potenziale intellettivo. Si tratta dei cosiddetti alunni gifted, iperdotati o plusdotati, che di recente stanno ricevendo sempre maggiore attenzione nel mondo della scuola.
“Oggi, in commissione Istruzione al Senato, abbiamo incardinato il ddl Lega che prevede l’istituzione di un piano sperimentale per favorire l’inserimento e il successo scolastico degli alunni con alto potenziale cognitivo. Il provvedimento riguarda tutti coloro – circa l’8% degli studenti – che hanno un quoziente intellettivo superiore alla media e che dimostrano sviluppate capacità di apprendimento. L’obiettivo è promuovere, in un contesto emotivo-comportamentale adeguato, lo sviluppo appropriato alle loro potenzialità affinché possano esprimere e non nascondere le loro attitudine e la loro intelligenza. La misura prevede, quindi, anche attività di formazione dei docenti finalizzate all’acquisizione di specifiche competenze. È importante riconoscere gli alunni con alto potenziale cognitivo e valorizzarli attraverso la definizione di buone pratiche, metodi, tecniche e strategie didattiche che ne favoriscano l’inclusione”, così il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Cultura e Istruzione a Palazzo Madama.
Tra le misure quindi figura anche la formazione specifica per i docenti alle prese con questo tipo di studenti, per garantire un’inclusione completa. “E’ iniziato in commissione Cultura al Senato l’iter del disegno di legge, a mia prima firma, volto ad introdurre disposizioni a tutela degli alunni con alto potenziale cognitivo (gifted o plusdotati), prevedendo percorsi scolastici adeguati. Si tratta di un tema di particolare importanza, tenuto conto che si stima che questi studenti siano circa il 5 per cento della popolazione scolastica”, così il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin, primo firmatario del ddl.
“L’Italia è tra i pochissimi paesi in Europa che non si sono ancora uniformati alle molteplici sollecitazioni formulate dalle istituzioni comunitarie per la tutela e valorizzazione di questa particolare categoria di studenti. Con il relatore del testo Mario Occhiuto e il presidente della Commissione Cultura Roberto Marti si è convenuto di disporre un ciclo di audizioni per approfondire tutti gli aspetti di una tematica così importante e delicata”, conclude.
I bambini gifted manifestano competenze precoci e interessi non comuni per l’età e suscitano molto interesse da parte dell’ambiente scolastico, psicologico, sociale e familiare.
Vengono definiti “iperdotati”, poiché fanno parte del 2% (c.a.) della popolazione che possiede delle abilità cognitive marcatamente superiori alla media generale. Si caratterizzano per la precocità nella lettura, il vocabolario molto ampio per l’età cronologica ed una sorprendente curiosità per molti argomenti, inclusi concetti astratti che i coetanei faticano a comprendere.
Nonostante queste sorprendenti capacità cognitive, i bambini iperdotati possono incontrare difficoltà nell’adattarsi all’ambiente scolastico, sia da un punto di vista didattico che sociale. Si riscontra, inoltre, uno sviluppo disarmonico: molto avanzato e precoce da un punto di vista cognitivo, ma adeguato all’età o in ritardo da un punto di vista emotivo e/o sociale/psicomotorio. Partendo da una conoscenza delle tematiche legate alla dimensione intellettiva (comprendendo le disabilità cognitive) è possibile organizzare una strumentazione efficace per poter affrontare tali specificità.
La scuola deve tutelare gli alunni in difficoltà e con problemi di apprendimento, ma anche gli allievi talentuosi. A ribadirlo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: partecipando alla quarta giornata del festival ‘Il libro possibile’, a Vieste, a settembre scorso, il numero uno del dicastero bianco ha detto che a Viale Trastevere si sta lavorando per una “scuola che metta al centro la persona come vuole la nostra Costituzione: valorizzare i talenti e consentire ai giovani di realizzarsi”.
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