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Alunni in ospedale: con internet continuano a frequentare le lezioni

Grazie ad internet per la prima volta in Italia alcuni alunni ricoverati in ospedale potranno continuare a frequentare le lezioni, a fare i compiti ed ad essere interrogati come se fossero presenti in classe con i compagni: l’iniziativa, chiamata E-care, ha preso il via a Roma grazie alla volontà del Comune, la Fondazione Mondo Digitale, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù e Intel Spa che lo scorso 3 aprile hanno firmato un protocollo d’intesa che definisce il suo avvio entro un mese. 
Ai bimbi ricoverati, una decina in tutto per questa prima fase sperimentale, verrà affidato un computer portatile, da collegare ad un linea accessibile al web, tramite cui connettersi alla classe, anch’essa fornita di computer, attraverso un collegamento Adsl: i computer, usufruendo di un comune servizio telefonico (tipo Skype) collegato ad una webcam, permetteranno di dialogare in tempo reale con insegnanti e compagni. 
L’affidamento dei computer avverrà con la formula del comodato d’uso: la verifica, oltre che l’assistenza, dell’uso del materiale digitale sarà affidata direttamente alla Fondazione presieduta dall’ex ministro dell’Istruzione Tullio De Mauro.
“E’ evidente – ha detto il sindaco della capitale, Walter Veltroni, durante la presentazione dell’iniziativa – che si tratta di un passo in avanti rispetto alle lezioni in ospedale: la classe virtuale via internet permette, infatti, di mantenere saldo il rapporto diretto con i compagni di classe e gli insegnanti. Siamo partiti con dieci bambini, ma speriamo di poter presto di far lievitare il numero”. 
Dello stesso parere il direttore sanitario dell’ospedale che ha deciso di promuovere il progetto: “Il collegamento continuativo con la classe – ha detto il direttore del Bambino Gesù, Tommaso Langiano – garantirà una socialità al bambino malato che resterà in stretto contatto con i suoi amici rompendo il tradizionale isolamento cui è sottoposto qualsiasi ricoverato: si tratta di un elemento rilevante anche dal punto di vista terapeutico”.

Il servizio di insegnamento in ospedale per alunni che frequentano la scuola dell’obbligo rappresenta un’importante impegno per le scuole: solo nel nosocomio romano, specializzato nella cura di neonati, bambini e adolescenti, l’anno scorso hanno ricevuto assistenza diretta ben 2.500 alunni ricoverati.

Alessandro Giuliani

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