“Non appena avremo dati più conclusivi su Omicron, anche le regole sulla quarantena dei bambini, degli alunni, degli studenti si potranno rivedere. Potrebbe essere anche tra 7-10 giorni, con l’anno nuovo, probabilmente prima della riapertura della scuola”. L’annuncio è del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.
Intervistato da Sky Tg24, Sileri, che è medico, ha detto che “bisognerà vedere quanto questa variante del virus sia più o meno aggressiva. La riduzione della quarantena si deve basare su dati scientifici precisi, aspettiamo il Comitato tecnico scientifico. Dobbiamo valutare molto bene i dati”.
L’eventuale riduzione delle quarantene (al momento sette giorni per i vaccinati e dieci giorni per i non vaccinati, qualora vi siano almeno tre casi in classe), potrebbe inoltre coinvolgere anche il personale docente.
Sul ritorno in classe di gennaio, dopo il virologo Fabrizio Pregliasco, anche il sottosegretario alla Salute ritiene “verosimile che nei prossimi giorni si arrivi in generale a 100 mila contagi al giorno”
A differenza di alcuni sindaci, come Clemente Maestella, secondo Sileri, comunque “se non tutti vanno in ospedale, per la scuola non vedo un grande problema”.
Ricordiamo che in vista del rientro nelle classi a gennaio, sta prendendo forma la volontà di realizzare uno screening straordinario degli studenti, di cui dovrebbe occuparsi il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo: il decreto Festività il ministero della Difesa darà “supporto a regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test” con “i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale”.
Per questi motivi, il Governo ha stanziato 9 milioni di euro, cui si aggiungono 14,5 milioni per le spese del personale per l’anno 2022. Saranno conferiti anche 10 incarichi semestrali a biologi, fisici e chimici. Inoltre la struttura commissariale fornirà mascherine FFp2 e FFp3 a docenti e personale delle scuole dell’infanzia o che hanno a che fare con alunni con disabilità o fragilità che non permette loro di portare la mascherina chirurgica.
“Fonti di governo ricordano che le deroghe locali al principio della ‘scuola in presenza’ sono possibili solo in zona arancione o rossa“, scrive infine l’Ansa confermando la volontà dell’esecutivo Draghi di mantenere in vita l’attività didattica in presenza.
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