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Alunni ipovedenti, la conoscenza passa per i libri tattili polimaterici

Ha preso il via Roma, il 18 marzo, presso l’“Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, l’esposizione quaranta libri tattili destinati a bambini non vedenti ed ipovedenti. L’iniziativa rientra nel progetto “Libri che prendono forma”, ideato dal centro per i servizi educativi del Museo e del Territorio del Mibac in collaborazione con la Federazione nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi: attraverso la dimostrazione di questi testi particolari, polimaterici e dedicati alla narrativa per l’infanzia, l’obiettivo degli organizzatori è quello di “divulgare la conoscenza delle potenzialità didattiche ed educative dei libri tattili illustrati e riflettere sul tema dell’accessibilità al patrimonio culturale attraverso un’esperienza multisensoriale di apprendimento efficace per tutti”.
Anche se indirizzata principalmente ad operatori dell’educazione specialistica, l’esposizione dei libri tattili intende far conoscere questi preziosi strumenti di apprendimento ad una platea sempre più ampia: “le caratteristiche dei libri tattili nella loro varietà – hanno spiegato gli esperti dell’istituto di restauro – si adattano alle necessità di persone con diverse esigenze perché suggeriscono soluzioni comunicative che facciano ricorso a molteplici canali sensoriali”.
Assieme ai libri tattili è stata allestita un’interessante attività di laboratorio: servirà ad indicare ai visitatori il materiale tattile più indicato per realizzare libri di questo genere, suggerire delle tecniche artistiche, come quella del collage, invitare a realizzare libri tattili e laboratori analoghi all’interno degli istituti scolastici e dei musei.
 
Le visite saranno aperte al pubblico fino al 25 marzo 2010 presso l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio archivistico e librario, in Via Milano 76 a Roma.
Alessandro Giuliani

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