Più di un quarto degli studenti con cittadinanza non italiana frequenta le scuole della Lombardia. Il dato emerge dalla recente pubblicazione del MIM dal titolo “Gli alunni con cittadinanza non italiana anno scolastico 2022/2023″.
A livello nazionale gli alunni stranieri rappresentano l’11,2% del totale della popolazione scolastica, ma la distribuzione territoriale non è omogenea. I dati 2022/2023 confermano una maggior concentrazione nelle regioni settentrionali (65,2%), a seguire nelle regioni del Centro (23,3%) e infine del Mezzogiorno (11,5%).
La Lombardia è ancora la regione con il più alto numero di studenti con cittadinanza non italiana (231.819 unità) con un quarto del totale presente in Italia (25,3%), laddove la regione assorbe il 15,5% degli studenti con cittadinanza italiana.
In Campania e Sicilia, invece, sono iscritti rispettivamente appena il 3,6% e 3,1% del totale studenti con cittadinanza non italiana, a fronte del 12,1% e 9,3% di studenti con cittadinanza italiana.
Ma è l’Emilia-Romagna che, in rapporto alla popolazione scolastica totale, registra il valore più elevato di studenti con cittadinanza non italiana con il 18,4%. Segue la Lombardia con il 17,1%, al terzo posto si colloca la Liguria (15,8%), al quarto il Veneto (15,2%), al quinto la Toscana (15,1%), seguiti da Piemonte (14,8%) e Umbria (14,6%).
Il Lazio si colloca appena al di sotto della media nazionale (10,7%).
Tra le regioni meridionali l’incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è ovunque inferiore alla media nazionale dell’11,2%.
Complessivamente, nell’a.s. 2022/23, il numero ammonta a 914.860 con un incremento di ben 42.500 unità (+4,9%) rispetto all’anno precedente, che aveva subito, dopo la diminuzione del 2020/2021, un nuovo, seppur lieve, aumento.
Più di un quarto degli studenti con cittadinanza non italiana a tra i 17 e i 18 anni non completa il percorso di istruzione secondaria. L’abbandono scolastico riguarda maggiormente i ragazzi rispetto alle ragazze.
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