Cresce ancora la presenza nelle classi delle scuole italiane degli studenti con cittadinanza non italiana, ma in modo molto più contenuto per quanto riguarda quelli che arrivano dall’estero: lo comunica il Miur, attraverso il Focus sugli alunni con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2016/2017, pubblicato il 29 marzo sul sito del Miur, nella sezione Pubblicazioni.
Complessivamente, gli alunni con cittadinanza non italiana che siedono ai banchi delle nostre scuole ammontano ad 826mila, il 9,4% della popolazione studentesca complessiva: si tratta di 11mila presenze in più rispetto al 2017/18. Si tratta di un incremento molto inferiore a quello registrato negli anni passati, quando la quota maggiore di allievi stranieri arrivava a superare incrementi di 40mila unità ogni 12 mesi.
Ad oggi, continua il Miur, risulta leggermente superiore la quota dei maschi (52%) rispetto alle femmine (48%). Il 61% di loro è nato in Italia, appartiene quindi alle cosiddette seconde generazioni: una quota cresciuta del 35,4% nell’ultimo quinquennio. Nell’ultimo anno la crescita è stata di 24.000 unità (+5,1%).
L’incidenza dei nati in Italia sul totale degli alunni con cittadinanza non italiana è dell’85,% nella scuola dell’infanzia, del 73,4% nella primaria, del 53,2% nella secondaria di primo grado, del 27% in quella di secondo grado. Una quota, quest’ultima, destinata a crescere nei prossimi anni.
A livello regionale, è la Lombardia è la regione con più studentesse e studenti con cittadinanza non italiana (circa 208.000), circa un quarto del totale presente in Italia.
La quota minore si registra, invece, in Campania. Dieci i Paesi più rappresentati, prima fra tutti la Romania (19,2%), seguito da Albania (13,6%), Marocco (12,4%), Cina (6%), Filippine (3,3%), India e Moldavia (rispettivamente 3,1%), Ucraina, Pakistan ed Egitto (tutte al 2,4%).
Il 92,1% delle alunne e degli alunni che ha conseguito la licenza della scuola secondaria di I grado ha scelto di proseguire gli studi: l’83,2% ha scelto un liceo, un istituto tecnico o professionale, l’8,9% ha scelto un percorso di formazione professionale regionale.
Sono quindi 191mila le studentesse e gli studenti con cittadinanza non italiana che frequentano le scuole secondarie di II grado, il 7,1% della popolazione studentesca totale. Il 34% delle diplomate e dei diplomati prosegue poi gli studi andando all’università. Il 39,7% di loro sceglie corsi di laurea dell’area sociale.
A testimonianza dell’attenzione e dell’impegno costante del mondo della scuola per l’integrazione delle ragazze e dei ragazzi stranieri, anche quest’anno si terrà il seminario Costruttori di ponti – La scuola aperta sul mondo, in programma il 5 e 6 aprile prossimi a Firenze, giunto alla sua quarta edizione e promosso dall’Istituto Alcide Cervi, dal Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira e dal MIUR.
Il tema di quest’anno ha l’obiettivo di stimolare una riflessione ampia sulla realtà sempre più multietnica della scuola in cui la composizione delle classi vede sempre più allievi di diverse provenienze, lingue, religioni. Una sfida per l’educazione ma anche un’occasione di cambiamento.
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