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Alunni stranieri, con le nuove linee guida solo classi eterogenee

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Arrivano le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”. A otto anni di distanza dalla prima stesura, il Miur ha dato vita al nuovo documento che guarda agli alunni con cittadinanza non italiana tenendo conto – spiega il ministero dell’Istruzione – di uno scenario profondamente mutato che ha richiesto di aggiornare le indicazioni operative per le scuole.

Il documento, firmato dal ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, introduce l’eterogeneità delle cittadinanze nella composizione delle classi, piuttosto che classi omogenee per provenienza territoriale o religiosa degli stranieri. Si introduce anche un numero di alunni con cittadinanza non italiana in ciascuna classe che non superi, di norma, il 30% del totale degli iscritti. Inoltre per i neo arrivati sono previste circa 8-10 ore settimanali dedicate all’italiano per una durata di 3-4 mesi. Largo anche al coinvolgimento delle famiglie non italiane, avvalendosi di mediatori culturali o interpreti per superare le difficoltà linguistiche e anche per facilitare la comprensione delle scelte educative della scuola.

In particolare, nel documento si prevede che “oltre a ribadire che in mancanza dei documenti, la scuola iscrive comunque il minore straniero poiché la posizione di irregolarità non influisce sull’esercizio del diritto all’ istruzione, nel testo si informa che per agevolare le famiglie, il Ministero ha già provveduto a tradurre in inglese tutte le informazioni utili per la compilazione delle domande di iscrizione e procederà a breve alla traduzione dei testi anche in altre lingue”.

Il numero di alunni con cittadinanza non italiana nelle nostre scuole è passato infatti dai 430.000 del 2006 (anno di emanazione delle ultime Linee Guida) agli 830.000 di oggi. Cambiata è anche la loro distribuzione, che si è progressivamente spostata dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo e secondo grado. In particolare, sono 200.000 gli studenti con cittadinanza non italiana iscritti al secondo grado, l’80% frequenta istituti tecnici e professionali. Il documento firmato propone indicazioni aggiornate sui temi dell’orientamento scolastico, della valutazione, dell’istruzione e formazione dei giovani e degli adulti.

La caratteristica del fascicolo – spiega sempre viale Trastevere – è quella di offrire alle scuole “una selezione ragionata delle soluzioni organizzative e didattiche elaborate e realizzate dalle scuole stesse. In questo senso il documento si propone come veicolo di disseminazione e condivisione delle migliori pratiche già messe in atto per l’accogliere ed accompagnare in modo ottimale i sempre più numerosi ragazzi di origine non italiana che le frequentano”.