L’art. 34 della nostra Costituzione nel dichiarare “la scuola aperta a tutti” riconosce il diritto allo studio anche ai minori stranieri e li obbliga alla frequenza della scuola per almeno otto anni, oggi 10, applicando a essi tutte le norme in vigore in materia di diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione consentendo loro l’accesso a tutti i servizi educativi.
Con il perdurare della guerra in Ucraina e con l’arrivo di minori non accompagnati sul territorio italiano, è diventato opportuno prevedere le modalità d’iscrizione dei suddetti minori nelle scuole italiane di ogni ordine e grado anche in assenza dei genitori o se la loro presenza sul territorio italiano non dovesse essere regolare. L’articolo 6, comma 2, del Testo Unico sull’immigrazione, infatti, specifica che la mancanza del permesso di soggiorno dei genitori, non preclude l’iscrizione dei minori a scuola.
La nota ministeriale n° 33071 del 30 novembre 2022 al punto 9.3 detta le disposizioni in merito alle iscrizioni degli alunni con cittadinanza non italiana precisando che gli stessi devono seguire le stesse procedure previste per tutti gli alunni/studenti con cittadinanza italiana.
Le domande d’iscrizioni per l’a.s. 2023/24 dovranno essere presentate dalle ore 8:00 del giorno 9 gennaio 2023 alle ore 20:00 del 30 gennaio 2023.
Le iscrizioni sono effettuate on line per tutte le classi iniziali della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale. La modalità telematica riguarda anche le iscrizioni ai percorsi d’istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli istituti professionali, e dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che, su base volontaria, aderiscono al procedimento d’iscrizione on line.
Invece, le iscrizioni alle classi iniziali dei corsi di studio delle istituzioni scolastiche paritarie si effettuano on line esclusivamente per le scuole paritarie che decidono facoltativamente di aderire alla modalità telematica.
Le famiglie per accedere al sistema www.istruzione.it/iscrizionionline/ devono utilizzare le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).
Escluse dalla modalità telematica le iscrizioni relative:
I minori stranieri sono iscritti alla classe in relazione all’età anagrafica, fermo restante che le istituzioni scolastiche possono decidere di inserire il minore in una classe diversa in relazione all’ordinamento degli studi del paese di provenienza, alle conoscenze e competenze del minore, del corso di studi eventualmente seguito o del titolo di studio conseguito nel paese di provenienza.
Le domande d’iscrizione per l’anno scolastico 2023/2024 per i minori stranieri vanno presentate in qualunque periodo dell’anno scolastico, anche se privi di codice fiscale superando qualsiasi difficoltà recandosi presso l’istituzione scolastica prescelta producendo il riconoscimento in presenza con i documenti identificativi in loro possesso. In questo senso il MIM con due specifiche faq, spiega cosa devono fare le famiglie o gli affidatari dei minori in casi di mancanza dei documenti.
Puoi recarti presso la scuola prescelta per l’iscrizione oppure, in alternativa, presso la scuola che attualmente frequenta tuo figlio: entrambe possono provvedere all’iscrizione on line.
2) Mio figlio è privo di codice fiscale (appena giunto in Italia), posso iscriverlo a scuola con la procedura on line?
Sì. Nel sistema delle “Iscrizioni on line” è possibile creare un “codice provvisorio” che, in seguito, l’istituzione scolastica sostituirà con il codice fiscale definitivo.
I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico sono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, seguendo la proposta del collegio dei docenti per la ripartizione nelle classi evitando la costituzione di classi in cui sia predominante la presenza di alunni, fissando – di norma – il limite massimo di presenza nelle singole classi di alunni/studenti con cittadinanza non italiana o con ridotta conoscenza della lingua italiana al 30% per classe.
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