L’istruzione in Italia continua ad avere due facce: quella più sorridente al Nord; quella poco felice al Sud. In Sicilia, Puglia, Campania e Calabria continua infatti ad essere alto il numero di bambini e ragazzi che lasciano la scuola prima dei 16 anni e che non ha accesso al servizio mensa nella scuola primaria. Insomma, troppi lasciano i banchi presto e pochi mangiano nella mensa scolastica.
I dati sono contenuti nel terzo Rapporto supplementare del Gruppo CRC, presentato il 6 dicembre a Roma e che presto sarà trasmesso anche alle Nazione Unite.
Il dossier, che fotografa lo stato delle politiche dell’infanzia dalla prospettiva del terzo settore, a partire dall’esperienza di coloro che lavorano quotidianamente con i bambini e i ragazzi, completa il terzo ciclo di monitoraggio del Gruppo CRC.
Alla redazione hanno contribuito 144 operatori delle 96 associazioni che costituiscono il Gruppo, coordinato da Save the Children.
Le politiche dell’infanzia in Italia, secondo il rapporto, continuano a non essere trattate come una priorità e, in assenza di una visione d’insieme strategica, permangono le diseguaglianze.
È tutto dire che, in assoluto, il 14,7% dei 18-24enni del Bel Paese ha raggiunto soltanto la licenza media. Inoltre, il 23,3 per cento degli studenti non arriva al diploma.
A interventi discontinui, talvolta realizzati in risposta a situazioni emergenziali, si sono alternati, tuttavia, anche alcuni segnali incoraggianti sul piano legislativo.
Per rispondere all’accresciuto rischio di povertà di bambini e adolescenti fino ai 16 anni, che in Italia dal 2007 al 2015 è passato dal 28,2% al 33,4%, è stato previsto un Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale che attraverso il Reddito d’inclusione sosterrà numerose famiglie con minori. A questo si affiancano il Fondo per il sistema integrato di educazione e istruzione e quello per il contrasto alla povertà educativa minorile.
A preoccupare non poco è l’ancora troppo elevato di abbandoni dei banchi nelle zone del Sud: in alcune province della Sicilia, si supera anche il 30%. Come rimane scarso il numero di alunni che fruiscono della mensa scolastica nelle ex elementari: in media poco più del 15%, contro regioni, come la Lombardia, dove ormai un bambino su due fa pranzo a scuola con maestri e compagni di classe.
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