Attualità

Alunni tutti sui banchi, ma mancano docenti e in scuole insicure. La Sinistra a Salvini: perchè pensi alle telecamere?

Giovedì 20 settembre tornano sui banchi anche gli ultimi alunni: quelli della Puglia. Le lezioni riprendono per tutti i 7.682.635 allievi italiani, suddivisi su un totale di 370.611 classi, con i problemi di sempre. Ad iniziare dal fatto che tanti supplenti annuali non sono stati ancora nominati ed è alto il numero di istituti costretti ad iniziare l’anno scolastico con l’orario ridotto. Poi ci sono le carenze di materiali a supporto della didattica. E i limiti sulla sicurezza. A sostenerlo sono i sindacati. Ma anche i partiti che si oppongono all’attuale governo. Uno di questi è il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali.

L’opposizione a Salvini

E lo fa in modo durissimo, scagliandosi contro l’idea del vicepremier Matteo Salvini, avallata dal ministro dell’Istruzione, di installare delle telecamere al di fuori degli istituti per monitorare eventuali situazioni di delinquenza o di spaccio di droga.

La proposta, tra l’altro, si è già concretizzata, attraverso un fondo – pari a 2 milioni e mezzo di euro – messo a disposizione del governo italiano per i Comuni con oltre 200.000 abitanti: per accedervi occorre presentare domanda alle Prefetture entro il 20 settembre.

“Basta con la propaganda”

“Altro che telecamere antidroga e la propaganda di Salvini. O le promesse del ministro Bussetti – ribatte Fratoianni – : nelle scuole del nostro Paese manca tutto e non è una nostra invenzione se persino dirigenti scolastici di importanti istituti, come è avvenuto in questi giorni a Roma, denunciano la totale mancanza di certezze e la condizione disastrosa di molti istituti“.

“Se ci sono soldi per installare telecamere, dovrebbero essercene – continua l’esponente di LeU – anche per rendere le scuole luoghi accoglienti, funzionali e sicuri. E la sicurezza è innanzitutto che ai nostri figli non cada nulla sulla testa, nelle ore in classe”.

8 scuole su 10 non sono a norma

Secondo Fratoianni, bisogna prioritariamente risolvere la fatiscenza edilizia di tanti istituti scolastici. “Quando 8 su 10 delle nostre scuole non sono a norma, e gli edifici sono spesso fatiscenti, quando mancano banchi, sedie, lavagne e attrezzature avanzate, quando mancano docenti e personale Ata si vogliono invece buttare via soldi per installare telecamere e per svolgere attività di ispezione che vengono già fatte egregiamente dall’istituzione scuola, o che possono essere migliorate sul fronte della prevenzione e dell’educazione”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

L’astensionismo si abbatte anche con l’istruzione

Secondo il radar Swg, che ha studiato gli esiti delle ultime elezioni regionali, scomponendo le percentuali…

22/11/2024

I docenti che criticano con forza la scuola rischiano la sanzione, Fracassi (Cgil): questo codice di comportamento pregiudica la libertà d’espressione

Intervista alla segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, a margine di un presidio organizzato il…

21/11/2024

Caso Raimo: un collegio dei docenti della provincia di Varese esprime la propria solidarietà

Con questa mozione, il Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cassano Magnago (Va) intende…

21/11/2024

La resa al Governo dei sindacati non scioperanti

I sindacati della scuola che non scioperano il 29  novembre stanno dando un segnale di…

21/11/2024

Mobilità docenti 2025-2028, si procede passo spedito per una chiusura del CCNI entro fine mese. Il punto fatto dalla Gilda Insegnanti

La sindacalista della Gilda Insegnanti Antonietta Toraldo, che si occupa nello specifico della parte contrattuale…

21/11/2024