Il ministero con una nota ha accolto gran parte delle osservazioni formulate dal CSPI. Oltre ad acconsentire alle deroghe relative agli esami di Stato, il MI ha chiarito, anche per le classi non terminali, come vanno valutati gli alunni in fuga dalla guerra.
La nota distingue tra la valutazione relativa al primo ciclo e quella relativa al secondo ciclo.
La valutazione finale degli apprendimenti degli alunni ucraini – stabilisce il ministero dell’Istruzione – è effettuata collegialmente, in sede di scrutinio finale, dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe, in riferimento all’eventuale Piano didattico personalizzato (PDP) predisposto, tenendo conto dell’impatto psicologico e del livello delle competenze linguistico-comunicative nella lingua italiana degli alunni, nonché della complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto della guerra e della conseguente emergenza umanitaria.
Nel caso i docenti non abbiano elementi sufficienti per la valutazione degli apprendimenti in ciascuna disciplina, la valutazione finale sarà espressa attraverso un giudizio globale sul livello di sviluppo degli apprendimenti, sull’acquisizione delle prime competenze linguistico-comunicative in lingua italiana, sul grado di socializzazione e di partecipazione alle attività didattiche.
Per gli alunni ucraini ammessi alla classe successiva i docenti predisporranno un Piano di apprendimento individualizzato, in cui siano indicati, per ciascuna disciplina, gli obiettivi di apprendimento di lingua e di contenuto da conseguire nel corso del successivo anno scolastico nonché le specifiche strategie per il raggiungimento dei relativi livelli di apprendimento. Così, nel corso dell’anno scolastico 2022/2023 le istituzioni scolastiche realizzeranno attività idonee a sostenere gli alunni nel raggiungimento degli obiettivi definiti nel Piano di apprendimento individualizzato, a decorrere dal 1° settembre 2022 .
Anche nel caso della scuola secondaria di secondo grado basterà un giudizio globale, qualora i docenti non abbiano elementi sufficienti per la valutazione degli apprendimenti in ciascuna disciplina (per gli studenti iscritti alle classi prima e seconda, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione); e gli alunni saranno comunque ammessi alla classe successiva.
Il ministero chiarisce anche che per gli studenti ammessi alla classe successiva, in presenza di votazioni inferiori a sei decimi, o con discipline non valutabili, il consiglio di classe predispone un Piano di apprendimento individualizzato, in cui sono indicati, per ciascuna disciplina, gli obiettivi di apprendimento di lingua e di contenuto da conseguire nel corso del successivo anno scolastico nonché le specifiche strategie per il raggiungimento dei relativi livelli di apprendimento.
Sulla base di tale piano di apprendimento individualizzato, i docenti effettueranno attività e relative valutazioni, nel corso dell’anno scolastico 2022/2023, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.
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