Una vicenda molto triste. Un alunno con autismo di 11 anni, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, sarebbe stato allontanato dalla dirigente scolastica della sua scuola, nel napoletano. Il piccolo, secondo quanto denunciato dalla madre, stava emettendo alcuni suoni durante un incontro sul bullismo.
L’episodio sarebbe stato immortalato da un video. Tutto sarebbe avvenuto il 7 febbraio. “Ho un dolore dentro, me l’ha cacciato come un cane che stava abbaiando”, ha affermato la donna. “Era evidentemente sorridente e felice per quel momento di socialità, è stato allontanato perché quei sorrisi fatti a modo suo, evidentemente, davano fastidio”.
“Ho sbagliato in buona fede, nei modi ma non nella mia intenzione che era quella di creare un ambiente per rasserenarlo un po’”. È stata questa la replica della preside della scuola ai microfoni di SkyTg24 che ha aggiunto che le sue intenzioni sarebbero state “interpretate male” e che il suo intento non era quello di “allontanare il bambino per la sua patologia”.
“Quando la mamma ci ha mostrato il video siamo rimasti scioccati – ha affermato Asia Maraucci, presidente dell’associazione “La battaglia di Andrea”, che ormai da anni si batte per i diritti dei diversamente abili. – ma la cosa che ci ha sconvolti di più è il silenzio che si è creato intorno ed il fatto che nessuno abbia detto nulla, che nessuno abbia contestato”. La donna ha chiesto supporto ad un avvocato che ha preso a cuore la situazione ed ha deciso di seguirla.
“È gravissimo quello che è successo ad Afragola dove, durante un incontro organizzato per la giornata contro il bullismo, un ragazzino autistico sarebbe stato allontanato su indicazione della dirigente scolastica dalla palestra di una scuola secondaria di primo grado in cui si stava svolgendo l’iniziativa. La scuola è e deve essere sempre un luogo esempio di inclusione, soprattutto nei confronti degli studenti con fragilità. È ancor più sconfortante constatare che l’episodio si sia verificato durante un incontro che trattava di tematiche delicate come quella del bullismo. Chiederò al Ministero dell’Istruzione e del Merito che vengano fatte le necessarie verifiche su quanto accaduto e che vengano presi i relativi giusti provvedimenti”, questo il commento di Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito.
La vicenda ricorda a grandi linee quella del bambino iperattivo allontanato dalla scuola a Ladispoli. Il dirigente scolastico dell’istituto, come sappiamo, è stato sospeso. Ieri, 21 marzo, si ha avuto notizia della revoca del provvedimento.
Non era di 17 ma di ben 21 giorni la sospensione dalle lezioni decretata da un istituto comprensivo di Ladispoli, sul litorale Nord di Roma, ad un bimbo di sei anni iperattivo: il provvedimento – preso dal Consiglio di istituto e comunicato alla famiglia il 26 febbraio scorso via pec a seguito degli accertati “comportamenti” reputati non idonei per la comunità scolastica – era stato successivamente annullato dal Tar. Solo che la scuola lo scorso 1° marzo non ne ha tenuto conto (non essendo ancora venuta in possesso dalla decisione del tribunale), per poi accoglierlo la settimana successiva, il 7 marzo, dopo che i genitori si erano rivolti al ministro Giuseppe Valditara, che si è subito detto colpito dalla vicenda.
Dopo essere rientrato a scuola per ordine del TAR Lazio, però, il bambino è stato di nuovo allontanato.
Come riporta la pagina romana del Corriere della Sera del 9 marzo, la sua permanenza in classe è durata un paio di ore perché a metà mattina la scuola ha telefonato alla famiglia dicendo: “Non sappiamo come gestire la situazione, venite a riprenderlo”.
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