Uno studente di undici anni è è andato a scuola con un coltello e lo ha estratto in classe: questo quanto è avvenuto in una scuola della provincia di Rovigo, come riporta Il Gazzettino. A sequestrare l’arma da taglio un docente, che ha provveduto a segnalare l’accaduto.
Si trattava di una lama di pochi centimetri, delle dimensioni più piccolo di un coltello da cucina. L’episodio, avvenuto in una prima classe, è stato segnalato al tribunale per i minorenni mentre sul caso, dopo l’intervento dei carabinieri, sono stati attivati anche i servizi sociali del comune dove la famiglia risiede.
L’alunno era stato protagonista di altri episodi nei confronti di qualche compagno (a una bambina avrebbe tagliato una ciocca di capelli). Il coltello è stato sequestrato come corpo del reato (porto abusivo d’armi atte a offendere).
“Sono andato a trovare la famiglia – dichiara il sindaco del paesino – Sembra buono – spiega – ma forse il suo comportamento in classe è diverso. Spesso i ragazzini tendono a comportarsi in modo diverso quando sono tra loro, si montano”.
“Siamo sconvolti per quanto accaduto e stiamo cercando di gestire la faccenda con la massima delicatezza – ha detto la dirigente scolastica -. Abbiamo attivato tutti i canali, dai carabinieri ai servizi sociali, necessari per fare luce su quanto accaduto e capire le motivazioni che hanno portato a questo gesto”.
Intanto per il ragazzino è scattata la sospensione. Fino al 28 ottobre rimarrà a casa da scuola. Anche il tribunale per i minori di Venezia deciderà sul caso. Il bambino essendo minore di 14 anni non è imputabile per alcun reato.
Come sappiamo, il 16 ottobre scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge n. 150, che introduce nuove regole per la valutazione degli studenti, la tutela del personale scolastico e l’istituzione di indirizzi scolastici differenziati. Il provvedimento entrerà in vigore il 31 ottobre e nei 180 giorni successivi verranno emanati i regolamenti attuativi.
Le principali novità riguardano la valutazione degli studenti: alla primaria, i giudizi saranno espressi in forma sintetica, mentre nelle scuole secondarie il voto di condotta sarà assegnato in decimi, con la possibilità di non ammissione per chi otterrà un 5 in condotta.
Mentre gli studenti delle superiori che avranno invece assegnato il 6 in condotta dovranno elaborare un progetto in tema di cittadinanza attiva.
Inoltre, per le sospensioni superiori a due giorni, gli studenti saranno coinvolti in attività di cittadinanza attiva.
Il provvedimento introduce anche una considerevole “stretta” contro le forme di violenza a scuola: chi aggredisce gli insegnanti o il personale scolastico, ad esempio, potrà essere multato fino a 10mila euro.
La Tecnica della Scuola intende chiedere ai propri lettori cosa pensano al riguardo, esprimendo la propria opinione tramite un sondaggio on line organizzato dalla stessa testata giornalistica proprio su alcune di queste disposizioni introdotte per legge dal Governo Meloni.
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