Ancora attimi di paura in una scuola italiana: stavolta ci troviamo a Terni, in Umbria. Qui, come riporta TerniToday, lo scorso 31 ottobre uno studente minorenne di una scuola superiore avrebbe estratto improvvisamente una pistola e l’avrebbe mostrata a docenti e personale scolastico, con un tono minaccioso, spaventadoli.
Docenti in trincea
Da qui l’allarme e la chiamata del dirigente scolastico alle forze dell’ordine. Giunti sul posto, i militari hanno prima verificato che si trattava di un’arma giocattolo per poi avvertire i genitori del ragazzo – a cui è stato riaffidato – e infine segnalarlo alla procura minorile di Perugia per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Spetterà ora al tribunale dei minorenni stabilire se ed eventualmente quali provvedimenti prendere nei confronti del ragazzo.
Non si sa molto altro al momento: non è chiaro quali fossero le intenzioni del ragazzo, se volesse davvero spaventare i docenti o solo rendersi protagonista di una “bravata”, sicuramente di pessimo gusto, davanti ai compagni di classe. I docenti, dal canto loro, sono sempre più esposti alla rabbia di alunni e genitori.
L’ultimo episodio di violenza “vera” contro i docenti
Fioccano in effetti gli episodi di violenza “vera” nei loro confronti: qualche giorno fa, ad esempio, un docente di una scuola del modenese è stato aggredito verbalmente e fisicamente in classe da un’alunna e dal fidanzato a causa di una verifica.
Tutto è avvenuto qualche giorno fa in una scuola del modenese. Il docente ha sporto denuncia nei confronti di tre alunne di una prima superiore che lo hanno aggredito in quanto non avevano intenzione di svolgere una verifica, programmata, per quale a quanto pare non erano preparate.
Le tre hanno chiesto con violenza di annullare la prova, ma il docente si è rifiutato e ha deciso di procedere comunque. Le ragazze hanno affrontato la prova, poi una di loro ha consegnato l’elaborato in modo sbrigativo e in anticipo rispetto agli altri: a quel punto è ripresa la polemica con ancora più aggressività. L’insegnante, per tutelare il clima in classe e consentire ai compagni di terminare il compito, ha chiesto alla ragazza di uscire dall’aula. Questa, invece di accettare, si è avvicinata al professore e lo ha spinto con violenza contro il muro e solo allora è uscita.
Il docente dopo alcuni minuti ha subito anche l’incursione di un altro alunno dell’istituto, che non frequenta quella classe, che non solo lo ha aggredito verbalmente, ma lo ha calunniato gridando: “Lasci stare la mia ragazza e non le metta più le mani addosso. Prof di m***a”.