
Si parla spesso di alunni plusdotati o iperdotati, ossia dotati di abilità cognitive marcatamente superiori alla media generale. Uno studente gifted di una scuola media del vicentino, dapprima bocciato, è stato promosso ufficialmente dal Tar.
Come riporta Ansa, la sentenza che accoglie il ricorso presentato dai genitori di fatto non cambierà le cose, perché lo studente era già stato ammesso in terza in via provvisoria. I giudici amministrativi hanno inoltre condannato il ministero dell’Istruzione e del Merito a rifondere le spese di lite per 2.000 euro.
L’alunno ha ansia da prestazione e tendenza al perfezionismo
All’alunno era stato riscontrato un quadro di “plus dotazione cognitiva”, con ansia da prestazione e tendenza al perfezionismo, e una bassa autostima. La scuola lo aveva inserito tra i cosiddetti “bisogni educativi speciali” (Bes), che però, secondo la legale della famiglia, non sarebbero stati presi in considerazione al momento degli scrutini.
Non sarebbe stato inoltre preparato, da parte dell’Istituto, un percorso personalizzato o strategie inclusive per il ragazzo, e il caso non sarebbe stato affrontato da parte del Consiglio di classe. Da qui l’annullamento della bocciatura da parte del Tar.
I dati
“Nostro figlio era demoralizzato, si sentiva inadeguato,” ha raccontato la madre a La Stampa. “Nonostante sapessimo che le sue capacità fossero superiori, la scuola non ha saputo valorizzarle. La bocciatura è stata una conseguenza ingiusta e non ha tenuto conto delle sue potenzialità”.
Come riportato da Skuola.net, secondo le stime, il 6% degli studenti in Italia sarebbe plusdotato, ma attualmente non esiste una normativa chiara che disciplini il loro percorso scolastico. La decisione del Tar potrebbe aprire la strada a nuovi interventi legislativi e a una maggiore attenzione verso questi ragazzi, che spesso faticano ad adattarsi ai metodi di insegnamento standardizzati.