Un progetto didattico di notevole rilevanza formativa, quasi regolarmente riportato nel proprio sito web da scuole di ogni ordine e grado, è sicuramente quello relativo all’ambiente. Talvolta integrata in una disciplina curricolare, talvolta invece tema di un percorso trasversale, sicuramente l’educazione ambientale costituisce una notevole opportunità di apprendimento non scontato, sia per i più piccoli scolari che per gli studenti più adulti.
Tra le scuole che hanno proposto in rete la loro esperienza di educazione ambientale, ne segnaliamo alcune, solo per offrire qualche esempio tra le moltissime proposte (che del resto sono sempre rintracciabili, attraverso la finestra “Progetti delle scuole”, tramite il nostro portale Scuolainweb, all’indirizzo http://www.scuolainweb.it/).
Il liceo “G. Cotta” di Legnaco in provincia di Varese, con indirizzi classico, scientifico, linguistico e sociopsicopedagogico, all’indirizzo http://www.liceocotta.it/pagine/ambiente/index.html presenta il proprio progetto specificamente dedicato al riciclaggio dei rifiuti con una frase latina (“De purgamentis et iactibus colligendis, discernendis et ad usum convertendis”), subito simpaticamente traducendo: “In poche parole ci occupiamo del riciclaggio dei rifiuti”. Il progetto viene presentato per mezzo di un’interfaccia semplice ma razionale, ove sulla sinistra è possibile selezionare tra le diverse sezioni (Riciclaggio, Inquinamento, Grafici, Test).
L’Istituto Professionale Statale per Agricoltura e l’Ambiente di Osasco, in provincia di Torino, all’indirizzo http://www.pinerolo-cultura.sail.it/agroambientale.htm, ci propone una esperienza dedicata in generale allo stessa tema del riciclaggio, ma in particolare alla tecnica del compostaggio, secondo cui i rifiuti organici sono avviati a un processo grazie al quale dei microrganismi demoliscono le complesse molecole organiche in molecole più semplici, le quali possono poi essere utilizzate come fertilizzante. Si tratta, tra l’altro, di operazioni relativamente semplici che possono essere svolte in piccolo, anche in un piccolo giardino di casa.
Ancora l’Istituto Tecnico Industriale “O. Belluzzi” di Bologna propone un “Laboratorio di Educazione Ambientale”, presente all’indirizzo http://belluzzi.scuole.bo.it/sezioni/ambiente/homepage.htm. L’iniziativa è tanto più lodevole in quanto si propone non solo di formare gli studenti, ma anche di estendere nel territorio e alle altre scuole materiali, informazioni e dati utili a sviluppare una diffusa cultura dell’ambiente.
Passando alla media inferiore, la Scuola Media Statale “D. Alighieri”, all’indirizzo http://arcweb.medialighieri.it/watermission.htm, propone, con un’ottima interfaccia e una gradevolissima grafica, una interessante esperienza didattica dal titolo “Water Project”, ove, in una forma multimediale molto adatta ai piccoli studenti, alternando serietà scientifica e andamento narrativo, con piccole favole, sono contenute le principali informazioni e le principali problematiche dello stato dell’acqua nel pianeta.
Infine una interessante proposta, anche dal punto di vista metodologico, ci viene dall’Istituto Tecnico Femminile “G. Deledda” di Cagliari. All’indirizzo http://ospitiweb.indire.it/~catf0003/speleH2O.html troviamo infatti, razionalmente ordinate, informazioni relative allo stato delle acque del sottosuolo di Cagliari. Al centro dell’interfaccia troviamo soprattutto informazioni di carattere procedurale (che ovviamente possono essere tenute presente da altre scuole), mentre alla sinistra si apre un elenco ipertestuale delle sorgenti che sono state monitorate dalla scuola. Il tutto corredato da un ottimo materiale grafico e cartografico.