Categorie: Personale

Amianto a scuola, rischio tumore per 50mila docenti e Ata assieme a 350mila alunni

Sono quattrocentomila le persone in Italia che rischiano di ammalarsi di tumore al polmone soltanto andando a scuola.

Si tratta di 350mila alunni e i 50mila fra docenti e personale Ata, che studiano e lavorano nelle 2.400 scuole italiane costruite con parti di amianto, praticamente poco più del 5 per cento degli istituti presenti in Italia.

La denuncia è stata fatta alla Camera, il 27 marzo, durante un convegno organizzato del Movimento 5 Stelle, per fare un bilancio a 25 anni dell’approvazione della legge 257 del 1992, che mise al bando questo materiale dopo che è stato appurato essere cancerogeno: cemento, mattonelle e pannelli impastati con l’amianto, logorandosi liberano polvere piena di fibre cancerogene, che vengono poi respirate.

Secondo i relatori, molte delle cose previste dalla norma non sono state attuate.

Manca – scrive l’Ansa – una mappatura completa degli edifici con amianto, mancano le discariche: buona parte del materiale finisce in Germania o, peggio, in discariche delle ecomafie.

Mancano soprattutto i soldi per fare le bonifiche. I fondi vengono stanziati dai governi, poi vengono stornati verso spese considerate più urgenti.

Il documentario “Asbeschool”, presentato al convegno, mostra una scuola a Firenze (l’istituto Da Vinci) e una a Oristano (la scuola Deledda) dove il cemento dei muri è impastato con l’amianto.

Per evitare che dalle pareti si liberino fibre cancerogene, i presidi hanno vietato di piantare chiodi nei muri, di sbattere le porte, perfino di correre.

 

{loadposition carta-docente}

 

Ogni anno in Italia secondo il ministero della Salute, si ammalano 3mila persone per l’amianto, di mesotelioma pleurico e tumore al polmone, che lasciano poco scampo.

Secondo la onlus Osservatorio nazionale amianto, i casi sono almeno il doppio. I siti a rischio nel paese sono 53.000, ma il dato è incompleto perché molte Regioni non hanno mai fatto una mappatura accurata.

Le aree più a rischio, con l’amianto che si sbriciola nell’aria, secondo l’Ispra sono 380: bonificarle costerebbe 40-50 milioni di euro all’anno per almeno tre anni.

Al Senato è in discussione un Testo Unico sull’amianto che razionalizzi la normativa, e il M5S ha proposto un loro disegno di legge.

“Le mappature si potrebbero fare già oggi dalle foto da satellite – ha detto il deputato Massimo De Rosa -. Occorre rendere conveniente per i privati smaltire l’amianto. Ma prima dobbiamo fare le discariche, e per questo bisogna parlare con la popolazione, far tornare la fiducia nelle istituzioni. Poi occorre svincolare certi interventi dal patto di stabilità. Calcoliamo che 1 miliardo di euro investito nella bonifica generi 20mila posti di lavoro”. 

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Concorso Pnrr 2, bando online: cosa studiare in vista delle prove scritte? I corsi di preparazione

Concorso docenti Pnrr 2, finalmente lo scorso 11 dicembre è stato pubblicato il bando. Dalle…

21/12/2024

I trans derisi e vessati già scuola, l’Istat certifica la dura vita di chi non è eterosessuale: discriminati al lavoro e sugli stipendi

A scuola e negli atenei, e poi nel mondo del lavoro, i ragazzi transessuali risultano…

21/12/2024

Legge di bilancio 2025, poche misure per la scuola; quasi nulla per il precariato. INTERVISTA Pacifico (Anief)

C'è molta delusione per le misure sulla scuola inserite nella legge di bilancio approvata oggi…

20/12/2024

Concorsi docenti, chi aveva il Covid e s’assentò non potrà fare la prova suppletiva: il Tar respinge il ricorso citando il Consiglio di Stato

Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…

20/12/2024

Tragedia Zagabria: 19enne entra in una scuola, uccide un bambino e ferisce altri alunni e la maestra

Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…

20/12/2024

Compiti per le vacanze, sì o no? Per un docente su due non andrebbero assegnati – RISULTATI SONDAGGIO

Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…

20/12/2024