Categorie: Attualità

Amianto: processo per la morte di un docente

Sembra proprio che sia la prima volta che in un’aula di tribunale si discuta del problema dell’amianto nelle scuole. A giorni infatti presso il Palazzo di giustizia di Firenze parte l’udienza decisiva relativa all’inchiesta scaturita dalla denuncia di un professore deceduto per neoplasia, dopo aver lavorato per anni tra i banchi dell’Iti ‘Leonardo da Vinci’ di Firenze.

La scuola del resto, come lo stesso preside aveva da tempo denunciato, era stata costruita usando amianto e la faccenda era finita su tutti i giornali. I cartelli che il dirigente aveva fatto appendere fra l’altro  declamavano il rischio che si correva a scuola: ”Vietato correre, vietato appendere quadri, sbattere la porta, urtare le pareti”, poiché sotto l’intonaco c’è l’amianto.

Ora grazie alla battaglia dell’Osservatorio Nazionale Amianto la vicenda è approdata davanti ai giudici che dovranno decidere sull’istanza di giustizia e l’atto di opposizione formulata da numerosi cittadini coinvolti e dall’Ona dopo che il pm ne aveva chiesto l’archiviazione.

 

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La responsabile del comitato dei genitori degli alunni esposti ad amianto dell’Ona, e il docente responsabile della sede Ona di Firenze, si erano infatti opposti alla richieste dal pm, poiché nel corso delle indagini non erano stati identificati i garanti della sicurezza e perché non c’era stata la necessaria verifica epidemiologica del numero dei casi di neoplasie e delle altre patologie che l’amianto è in grado di provocare.

A sostenere la necessità di una prosecuzione delle indagini, i legali che insisteranno affinché il caso non sia chiuso e anzi doverosamente approfondito, anche per ottenere la definitiva bonifica e/o messa in sicurezza del plesso scolastico.

”E’ necessario affermare la cultura della prevenzione primaria e cioè evitare ogni forma di esposizione all’amianto e a tutti gli altri cancerogeni e ciò è possibile solo evitando il rischio e quindi bonificando l’amianto, specialmente dalle scuole. Non riesco a comprendere i motivi per i quali gli amministratori della Provincia di Firenze e del Comune di Firenze, tra cui Matteo Renzi, che all’insediamento come presidente del Consiglio, si era dichiarato attento ai problemi della scuola, abbia ritenuto di lasciare l’amianto in questo importante istituto fiorentino, ponendo a rischio la salute del personale docente e non docente e degli allievi”, dichiarano i promotori dell’Osservatorio. ”Come associazione torniamo a chiedere la bonifica e la verità e giustizia”.

Un dramma, quello dell’amianto negli istituti scolastici, portato più volte alla luce dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Il Renam, pubblicato da Inail, riporta 63 casi di mesoteliomi tra il personale docente e non docente: dati solo parziali secondo L’Ona in quanto l’asbesto provoca anche altre neoplasie (tumore del polmone, della laringe, del tratto gastrointestinale, per fermarsi solo a quelli riconosciuti come tali dalle Agenzie Internazionali) e patologie fibrotiche (asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici) con

complicazioni cardiocircolatorie.

Per il 29 giugno, in occasione della apertura dell’udienza al tribunale di Firenze, è prevista  una conferenza stampa per rendere pubblici alcuni dati relativi al rischio amianto nelle tubature dell’acqua potabile, in siti industriali e dell’ampliamento dell’aeroporto (un’altra delle problematiche sollevate dall’associazione). Successivamente, lo stesso giorno 29 giugno, alle ore 17 l’Ona terrà un’assemblea pubblica presso la sua sede di Firenze in Via Pratese n. 48 (Casa del Popolo) di Peretola, sul tema ”I rischi per la salute a Firenze e in Toscana”.

L’Osservatorio Nazionale Amianto commenterà con i giornalisti l’esito dell’udienza nella conferenza stampa che si svolgerà mercoledì 29 giugno alle ore 15.30 presso la Sala 10 di Palazzo Panciatichi, sede della Regione Toscana, in via Cavour 4 a Firenze.

Pasquale Almirante

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