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Ammesso a scuola, ma la classe non esiste: alunno prende anno sabbatico. La preside: “Non avevamo personale al completo”

Una storia che ha dell’incredibile raccontata da La Repubblica. Uno studente di 18 anni è stato ammesso al quarto anno delle scuole superiori in una scuola della provincia di Milano. Quando si è presentato per il primo giorno di scuola, però, il giovane è rimasto di stucco: la classe a cui è stato assegnato non esiste.

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“Assurdo, paradossale e grave soprattutto perché ha tolto a mio figlio tutto l’entusiasmo. Ora vuole smettere di studiare”, ha spiegato il padre. Il ragazzo, dopo aver frequentato per quattro anni un Centro di formazione professionale e ottenuto il diploma, ha sostenuto il colloquio per l’ammissione alla scuola, con l’obiettivo di proseguire il proprio percorso di studi frequentando la classe quinta.

La commissione non ha ritenuto la sua preparazione sufficiente per essere ammesso alla quinta e lo ha quindi dichiarato idoneo alla quarta. “Già questo giudizio ci aveva lasciato perplessi, ma l’abbiamo accettato e mio figlio era pronto a frequentare altri due anni di scuola – ha proseguito il genitore – Così ha presentato la richiesta d’iscrizione in segreteria e ci hanno detto di versare 150 euro, cosa che abbiamo fatto”.

“Il ragazzo è tornato a casa distrutto”

A questo punto è sorto il problema: “Quando mio figlio si è nuovamente presentato in segreteria, la mattina di quello che pensava sarebbe stato il suo primo giorno di lezione, per consegnare la ricevuta che attestava l’avvenuto pagamento ha avuto la brutta sorpresa: la quarta non esiste. Si è sentito respinto una volta di più ed è tornato a casa distrutto: lui è dislessico e per studiare deve faticare più degli altri. Aveva comunque scelto di farlo, ma dopo questa batosta si è scoraggiato”.

“Si è preso una sorta di anno sabbatico e poi potrebbe iscriversi a un’altra scuola, ma non so se vorrà farlo. Per il momento dice di no”, ha detto il padre. I genitori hanno deciso di intraprendere le vie legali: “Non ho ancora visto il rimborso dei 150 euro del bollettino, ma non si tratta di soldi. Quello che è successo è veramente brutto e non voglio accada ad altri studenti”, ha aggiunto.

Le scuse della dirigente scolastica

Dal canto suo, la dirigente scolastica dell’istituto ha dichiarato: “Sono molto dispiaciuta per questo inconveniente, per cui non posso che scusarmi. Fino al 10 settembre non avevamo il personale di segreteria e le persone che sono poi arrivate a ricoprire quegli incarichi non conoscevano la realtà della scuola, quindi non sapevano che per quello specifico indirizzo nel nostro istituto esiste solo la quinta e hanno detto al ragazzo che si sarebbe potuto iscrivere alla quarta. Già dal 1° settembre nelle scuole lo staff dovrebbe essere presente al completo e formato da persone competenti, ma purtroppo così non è”.

Redazione

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