Una vicenda contorta quella che riguarda uno studente di diciannove anni di un liceo di Ancona, riportata da Il Corriere Adriatico. Il giovane era stato ammesso agli esami di maturità dai propri docenti nonostante avesse otto insufficienze a fine anno. Ma la dirigente scolastica avrebbe cambiato le carte in tavola spingendo verso la non ammissione.
Dopo il cambio di passo da parte della scuola, la madre del giovane, ignara di quanto accaduto nel dettaglio, ha fatto richiesta di accesso agli atti e ha scoperto che era stato, appunto, convocato un secondo scrutinio, si pensa proprio dalla preside.
Nel verbale di seduta della riconvocazione urgente dello scrutinio di classe la dirigente scolastica avrebbe dichiarato “non valida l’ammissione dell’alunno all’esame finale”, proprio per le insufficienze accumulate e “pertanto non può essere ammesso a sostenere l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione”.
La famiglia del giovane ha così scelto di fare ricorso al Tar, che dovrà ora pronunciarsi nel merito, ma intanto ha accolto l’istanza cautelare e ha permesso al 19enne anconetano di diplomarsi al fotofinish, in seduta suppletiva.
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