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Anagrafe docenti: i sindacati chiedono di rimandare tutto a settembre

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L’anagrafe dei docenti mette d’accordo tutti: in data 30 maggio Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e FGU-Gilda hanno scritto al Ministero per chiedere un incontro di chiarimento sulla questione.
“Il Ministero – sottolineano i sindacati –
ha diramato in data 4 aprile una circolare sulla professionalità docente dando indicazione ai docenti di implementare il proprio fascicolo elettronico con i dati in loro possesso relativamente alla loro professionalità”.
“Successivamente
– ricordano ancora i sindacati –
ha diramato una nuova circolare dando l’onere agli uffici di segreteria di provvedere alla sistemazione dei dati che non siano stati inseriti entro il 15 maggio dai docenti”.
Peccato che, rilevano i 5 sindacati i tempi previsti per tale adempimento risultano inferiori (dal 16 al 30 maggio 2012) a quelli concessi precedentemente ai singoli docenti e inoltre coincidono con altri adempimenti delle segreterie che, come si sa, sono già oberate in questo periodo di molti altri adempimenti.
Per questo motivo i sindacati chiedono che il termine per la conclusione della procedura vengano spostati decisamente alla fine del mese di settembre.
In effetti sulla questione dell’anagrafe dei docenti ordini e contrordini si sono succeduti per più di un mese nel tentativo di raccogliere i dati del maggior numero di docenti.
Ma in tutto questo tempo nessuno si è premurato di chiarire a cosa serva davvero l’anagrafe dei docenti e, soprattutto, quale utilità abbiano i dati in essa inserita.
Tanto che i docenti che hanno aggiornato i propri dati rappresentano una percentuale molto ridotta del totale.
Scarsa adesione che peraltro era da mettere nel conto: l’età media dei docenti della scuola italiana è ormai prossima ai 55 anni ed è davvero difficile capire che motivazione possano avere docenti ormai giunti quasi alla fine del loro percorso a fornire dati di dubbia utilità.
Non sappiamo se il Miur incontrerà i sindacati per parlare dell’argomento, ma se lo farà ci aspettiamo che si colga anche l’occasione per fornire una spiegazione convincente alla domanda di fondo: a che serve l’anagrafe ?