Sta creando perplessità (e qualche protesta) l’iniziativa della Regione Lombardia di attivare un progetto sperimentale per individuare i casi di assunzione di droghe da parte degli studenti mediante l’analisi del capello.
Per la verità la proposta non sembra avere molte probabilità di andare in porto e non certamente a causa delle proteste delle forze politiche di opposizione.
Il fatto è che la realizzazione di un progetto di questo tipo prevede la gestione da parte delle scuole di dati sensibili che riguardano gli studenti, ma la legge su questo punto è assolutamente chiara: le scuole (ma la regola vale per qualunque altra pubblica amministrazione) non possono trattare dati sensibili se non per esplicita previsione di legge.
La norma è contenuta nel TU 196/2003 in materia di privacy e non pare proprio che possa essere elusa da una legge regionale.
Centodieci eventi di sport, in tutta Italia, per festeggiare il ritorno dei Giochi della Gioventù.…
Il cantante Rocco Hunt, al secolo Rocco Pagliarulo, classe 1994, è tornato oggi, 24 aprile,…
Domani, 25 aprile, celebriamo la liberazione dal fascismo e dal nazifascismo e la conseguente la…
Violenza e sangue in una scuola di Nantes, in Francia. Secondo quanto riportato dai principali…
Giorno 26 aprile, alle ore 10,00, si terranno i funerali di Papa Francesco, morto lo…
La nota n. 95354 del 18 aprile 2025, emanata dal Ministero dell’Istruzione, chiarisce che le…