Come è già accaduto Milano, dove una studentessa si è attendata davanti al Policlinico per protestare contro il caro affitti, anche a Roma gli studenti si accampano davanti all’Università la Sapienza per lo stesso motivo.
Qui però la rettrice ha incontrato i giovani, solidarizzando con loro: “Non possiamo che condividere questa vostra manifestazione ma è fondamentale lavorare insieme in maniera propositiva, con la Regione e con gli altri atenei per velocizzare i processi”, facendo pure sapere che si farà “portatrice di uno stimolo affinché si apra un tavolo sul tema con la Regione e gli altri atenei. La manifestazione degli studenti sia da stimolo per fare meglio e più in fretta”.
Contestualmente arrivano proposte per trovare nuovi alloggi, come quella di sfruttare le caserme abbandonate e conventi vuoti: in questo modo, viene precisato, è possibile ospitare 20 mila universitari, considerato fra l’altro che, secondo l’ultimo rapporto Eurostudent solo il 5% degli italiani vive in un alloggio studentesco.
Il MUR ha, di fronte a queste proteste, confermato di voler raggiungere e superare l’ambizioso obiettivo, previsto dal PNRR, di aumentare di circa 60.000 unità i posti disponibili entro il 2026.
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