Sulla scia della sentenza di Torino, che ha riconosciuto a 58 famiglie il diritto a consumare a scuola il pasto da casa, anche in altre parti d’Italia ci si sta muovendo in tal senso.
Dal prossimo anno, anche il Comune di Aosta ammetterà infatti il “panino” portato da casa in sostituzione della mensa scolastica. A prevederlo, è il nuovo bando per il servizio di refezione, con il quale il Comune richiede alle ditte partecipanti di proporre anche un’offerta che riguardi la sola assistenza a quegli alunni che non mangiano il pasto preparato dalla mensa.
Ma non è tutto: nel nuovo bando, è inserita anche la possibilità di servire il “piatto unico”, con un risparmio fino al 40% del prezzo attuale del pasto completo, che ammonta a 4.5 euro.
“Quella del panino è una formula che non ci convince molto – spiega l’assessore Andrea Paron – ma l’abbiamo comunque prevista; il “piatto unico” invece consentirebbe alle famiglie di risparmiare e ai bambini di avere accesso a un pasto di qualità”.
Quello dell’assistenza agli alunni durante i pasti nella mensa scolastica continua ad essere un problema…
Un altro caso relativo ad una persona esterna alla scuola che si è introdotta in…
I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…