Dai membri del Parlamento continuano ad arrivare parole di comprensione per i Quota96, con tanto di appelli al ministro dell’Istruzione. Come se la norma per modificare la dimenticanza della riforma Fornero debba passare per il Miur e non per Camera e Senato. L’ultimo invito in questa direzione è dell’on. Renata Polverini di Forza Italia, per alcuni anni a capo della Regione Lazio.
“I ‘Quota96’ – spiega Polverini – aspettano un intervento urgente perché, a differenza di quanto ha affermato nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Giannini che vuole porre l’attenzione solo dopo la sua campagna elettorale, è necessario porre rimedio a un errore compiuto dalla riforma Fornero delle pensioni, che non ha considerato il fatto che il ciclo scolastico non coincide con quello solare. Non si può continuare ad andare per tentativi sulla pelle degli italiani e procrastinare secondo esigenze personali il problema. Sui ‘Quota96’ non solo la copertura finanziaria non sarebbe eccessiva e risolverebbe una situazione assurda, ma consentirebbe di aprire le porte della scuola a 4mila giovani insegnanti”.
La deputata forzista ne ha anche per il Governo in carica: “Renzi afferma di voler porre in cima ai suoi impegni il lavoro, ma finora mi sembra che, a parte un decreto il cui impatto, secondo le ultime dichiarazioni del Ministro Poletti, sui livelli di disoccupazione lo avremo addirittura tra un anno, non abbiamo ulteriori azioni significative”.
“FI ha comunque presentato o appoggiato una serie di emendamenti al Dl Lavoro che hanno aumentato le garanzie per i lavoratori e la fruibilità migliorando – continua la Polverini – aspetti essenziali come l’apprendistato, il Durc, la tutela della maternità, i contratti di solidarietà. Ma non basta. E prima di ogni altro ulteriore passo è necessario risolvere definitivamente la questione degli esodati. Si tratta di capire se c’è la volontà politica del Ministro del Lavoro Poletti e del Governo di risolvere strutturalmente il problema e trovare soluzioni che possano rientrare nell’ambito della proposta legislativa unificata di tutti i gruppi alla Camera che arriverà in Aula nel mese di giugno”.
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