Categorie: Didattica

Anche i Lincei per una nuova scuola

 

Partito tre anni fa, spiega l’agenzia Dire, il progetto tra i Lincei e il Miur ha l’obiettivo di migliorare i sistemi d’istruzione e di formazione nonché rinnovare le metodologie di insegnamento delle materie scientifiche e delle conoscenze linguistiche e concettuali.

“I problemi della scuola sono molti e assomigliano a quelli che, secondo Enrico Berlinguer ed Aldo Moro, avrebbero richiesto dieci anni per essere affrontati”.  Cosí Stefania Giannini durante la presentazione del progetto ‘I Lincei per una nuova scuola’. “Abbiamo presentato ‘La Buona scuola’ perché pensiamo che oggi e non domani sia necessario un nuovo patto educativo”.

“Ci vorrà tempo, denaro, forza politica, determinazione amministrativa e pazienza sovrumana per attuare tutto quello che proponiamo nella buona scuola, e siamo pronti ad emendarla – ha detto Giannini – ma un risultato l’abbiamo ottenuto: il Paese è tornato a parlare della scuola”.

“Abbiamo una responsabilità grave: fornire a tutte le scuole i docenti di cui hanno bisogno attraverso l’immissione in ruolo dei 150 mila precari e che il piano di assunzioni vada di pari passo con un modo nuovo di fare carriera all’interno della scuola”. È necessario secondo Giannini “fare formazione costante e aggiornamento” costruendo una rete che possa collaborare per raggiungere gli obiettivi.

Il Progetto ‘I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale’ – che ogni anno ha visto la nascita di nuovi poli – ha l’obiettivo di innovare la didattica per dare agli studenti un metodo basato più sulla sperimentazione in classe che sul nozionismo, facendoli partecipare attivamente.

“La scuola ha bisogno di aiuto”. Cosí Lamberto Maffei, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei ha aperto il convegno ‘I Lincei per una nuova scuola: una rete nazionale’ a Palazzo Corsini alla presenza del Presidente della Repubblica e della ministra dell’istruzione Stefania Giannini.

“Uno dei compiti dell’accademia dei Lincei è diffondere la cultura che significa operare per l’educazione e la preparazione del cittadino nella speranza di una migliore convivenza civile- afferma Maffei- la situazione del paese è grave per la perdita dei valori essenziali di rispetto dell’altro e solidarietà. La scuola è la vera prima linea di resistenza a questa tendenza”. Ma oggi “la scuola é chiamata a rispondere a esigenze sempre nuove e il lavoro dei suoi operatori non è socialmente e economicamente adeguatamente riconosciuto” – prosegue Maffei – l’aggiornamento professionale negli ultimi tempi é diminuito ma i docenti ne hanno continuato ad avvertire la necessità per questo l’Accademia dei Lincei “ha tentato di dare il suo contributo” partendo “dai più giovani, cercando di restituire agli insegnanti la voglia e l’entusiasmo di svolgere il loro lavoro”. “Il rinnovamento della scuola suona urgente – conclude Maffei – é auspicabile che istituzioni che operano in campo dell’educazione uniscano le loro forze”.

 

Pasquale Almirante

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