Nella stessa giornata in cui i sissini " chiedono al Governo di modificare lo schema di decreto legislativo attuativo dell’art. 5 delle legge n. 53/2003, già approvato dal Consiglio dei ministri in prima lettura il 23 febbraio scorso, considerato troppo favorevole ai loro competitori, i precari storici", manifestando contro la riforma Moratti, il 12 aprile a Roma, a cura di associazioni e coordinamenti di insegnanti precari, tra cui Adaco (Associazione docenti abilitati con concorso ordinario), Cip (Coordinamento insegnanti Precari) e i Coordinamenti dei precari di Bari, Palermo, Caltanisetta, Enna e Potenza, nasce la Fuip (Federazione unitaria insegnanti precari). Lo scopo, come recita il comunicato, è quello di passare "dalla precarietà alla qualità, dalla frantumazione all’unità" e di battersi contro "circolari, decreti, legge e pseudoriforme che hanno minato la scuola di tutti e per tutti".
Tra gli obiettivi, la stabilizzazione degli organici per la salvaguardia della qualità della scuola pubblica compromessa dalla forte contrazione delle classi, delle risorse e del tempo scuola per gli alunni, alla quale si contrappone il full time lavorativo per gli insegnanti.