Infatti, la tesi che i docenti, qualunque cosa negativa facciano, siano illicenziabili, è un tema che negli ultimi tempi ha trovato alte referenze politiche. In questi anni si è disquisito molto sul fatto che gli insegnanti sono una categoria protetta, eccessivamente sindacalizzata e addirittura una casta di intoccabili. La professione dell’insegnante è stata vista come un’attività privilegiata, dove i diritti sono maggiori dei doveri.
Adesso arriva la notizia, o presunta tale, che finalmente anche i prof saranno licenziabili. Infatti secondo Pietro Ichino, che lo scrive sul Corriere della Sera di oggi, uno dei decreti attuativi del Job Act, renderebbe possibile e semplice il licenziamento per i dipendenti pubblici. Dunque per quanto scrive Ichino, la norma dei licenziamenti facili si applica non solo alle aziende private, ma anche alle Amministrazioni pubbliche.
Quindi anche alla scuola pubblica. I ministri Poletti e Madia, negano fermamente le ipotesi di Ichino, che dal canto suo liquida la diatriba nata con i due ministri, sostenendo che sono inesperti e che un’interpretazione autentica del decreto attuativo é quella che i licenziamenti saranno attuabili pure per il pubblico impiego. Ma come stanno veramente le cose? Conoscendo la competenza di Ichino su questioni come questa, non è escluso che abbia ragione. Quindi giovani prof fate attenzione e rigate dritto, perché c’è il rischio di essere licenziati.
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