E’ accaduto alla scuola media “Ferrari” di Pontremoli, dove un docente massese di educazione artistica, Brunello Pucci, ha “redarguito” con una nota sul registro il suo preside, il lunigianese Pierangelo Coltelli.
Una vecchia storia di ruggine tra i due che ha avuto questo inconsueto epilogo. “Non ne potevo più delle continue interruzioni del preside – ha affermato il docente – per qualsiasi motivo. E così quando mi ha contestato per aver lasciato il laboratorio artistico ed essere tornato in classe, gli ho detto che avevo fatto quella scelta per eliminare il disagio di una bambina che in quell’ora non aveva l’insegnante di sostegno. Ma questo non è servito”.
A questo punto il docente ha scritto: “Il preside entra in classe e disturba la lezione”. Con conseguente applauso di tutti gli alunni, che manco a dirlo, hanno visto il modello educativo a loro imposto completamente rovesciato.
Anche i presidi possono, dunque, prendere una richiamo scritto. Probabilmente il dirigente archivierà il tutto, come è nelle sue prerogative. Ma certo è che, quando non c’è armonia, ogni occasione è buona per il litigio. Ma tra le abilità richieste al buon dirigente scolastico non c’è anche quella di stabilire rapporti cordiali con la sua principale risorsa, i docenti? Onde evitare, d’ora in poi, di prendere una nota…