Categorie: Estero

Anche l’Isis ha una sua riforma della scuola

Mentre negli Usa molti leader musulmani mettono in guardia i giovani dalla pericolosità della propaganda dell’Isis, in Siria nella città di al-Mayadin, viene varata la riforma jihadista della scuola. E gli insegnanti sono obbligati a giurare fedeltà allo Stato Islamico

Tuttavia, si legge nelle agenzie,  c’è ancora molta resistenza dai parte dei leader musulmani a collaborare con le istituzioni per combattere l’estremismo islamico. La paura è che si alimenti un sentimento anti-musulmano.

Nel frattempo però le autorità americane stimano che almeno 150 cittadini americani hanno viaggiato (o hanno cercato di viaggiare) in Siria per unirsi allo Stato islamico che ha varato una sua riforma della scuola.

Queste le sei materie indicate nella riforma della scuola dei jihadisti dello Stato islamico (Is) nella città di al-Mayadin, nella Siria orientale. Lo hanno riferito gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’Ong vicina all’opposizione con sede a Londra.

Secondo gli attivisti, i seguaci dell’autoproclamato califfato hanno distribuito in ogni scuola della città i libri con i nuovi programmi. La parte principale del nuovo testo è dedicata allo studio del ‘monoteismo’ islamico: ben 179 pagine contenenti una dissertazione del teologo Muhammad Abdulwahab che enuncia i “Tre principi fondamentali del monoteismo”.

 

loadposition eb-dirigente}

 

I capitali successivi sono dedicati allo studio della lingua araba (30 pagine), con una spiegazione di al-Feyyet Ibn Malek, matematica (64 pagine), fisica e chimica (25 pagine), biologia (37 pagine) e inglese (30 pagine).

Ma la riforma dell’Is nelle scuole di al-Mayadin non riguarda solo i programmi. I jihadisti hanno infatti stabilito che gli studenti dovranno frequentare le aule anche di sabato, limitando al venerdì l’unico giorno di festa settimanale, e hanno cancellato la scuola superiore.

Inoltre, lo Stato islamico avrebbe ordinato agli insegnanti di al-Mayadin di giurare fedeltà all’organizzazione come condizione per continuare a svolgere il loro lavoro e di non avere più rapporti con le autorità statali che pagano loro gli stipendi.

Gli insegnanti della città, secondo fonti citate dall’Osservatorio, non ricevono lo stipendio da diversi mesi.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024