Le aree di intervento sono chiaramente indicate dall’art. 2 della convenzione e concernono in particolare:
• la ricerca didattica sulle modalità di approccio ai problemi che scaturiscono dai progressi delle scienze in rapporto alla vita dell’uomo
• l’introduzione nei programmi didattici delle questioni afferenti alle bioetica e alle problematiche connesse all’uso delle biotecnologie
• la formazione del personale della scuola
• la produzione di materiale per la formazione a distanza dei docenti
l’elaborazione di materiali didattici da utilizzare in classe secondo le esigenze delle diverse fasce scolastiche e nell’ottica dell’integrazione dei saperi
Ogni anno Ministero e Comitato, sulla base delle indicazioni provenienti dal campo della ricerca e delle esigenze del mondo della scuola, definiranno i settori specifici sui quali attivare interventi mirati.
L’intesa prevede anche l’insediamento di un apposito Comitato paritetico formato da 8 componenti, 4 designati dal Ministero e 4 dal Comitato nazionale per la Bioetica.
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