Attraverso un comunicato sul proprio portale, la Flc-Cgil fa sapere di averla spuntata nei confronti del Miur.
Ma era una vittoria scontata perché il ministero, per motivi oscuri, l’ha fatta grossa nei confronti dei Licei musicali, a cui ha tolto, come è noto, un’ora, delle due previste a settimana nel curricolo, di strumento musicale.
Già del resto due precedenti sentenze del Tar del Lazio avevano dato ragione ai ricorrenti, compreso il Consiglio di Stato.
“Gli alunni –stabilisce ancora una volta il Tar del Lazio- hanno diritto ad avere le ore di lezione indebitamente sottratte”.
Infatti, precisa il sindacato, il Tar, “con sentenza n° 8916 dell’8 agosto, accogliendo il ricorso dell’Ufficio Legale della FLC CGIL per conto di alcuni genitori, ha annullato la nota del MIUR del 15 maggio 2017, con la quale era stato definito l’organico docenti dei licei musicali, determinando il taglio di un’ora di esecuzione di primo strumento nel biennio”.
“Questa sentenza si allinea al precedente pronunciamento favorevole del TAR del 18 luglio 2018, promosso sempre dalla FLC, in merito alla nota MIUR relativa agli organici scuola 2018/2019”.
E ora? Come si muoverà il Ministero per affermare il diritto dei ricorrenti? Già il ministro Bussetti, nel corso di una audizione al Senato, aveva detto che si sarebbe appellato all’Avvocatura dello Stato, sulle cui indicazioni si sarebbe mosso, ma è rimasto comunque assai vago, visto pure che, come sottolinea la Flc-Cgil, l’inizio dell’anno scolastico è prossimo:”gli alunni iscritti ai licei musicali hanno diritto alla restituzione delle ore di lezione indebitamente sottratte rispetto al piano orario ordinamentale”.
Ma il sindacato scrive pure un’altra cosa: “ Se entro breve il MIUR non adotterà provvedimenti conseguenti alle sentenze in questione aumentando l’organico dei licei musicali, la FLC procederà a proporre i giudizi per ottemperanza con aggravio di spese a carico dell’Amministrazione ed un indubbio danno erariale”.
Ricordiamo che anche i genitori degli alunni, che avevano ottenuto similare sentenza in un procedimento separato, hanno proposto giudizio di ottemperanza.
Di che si tratta? “In termini generali, in base all’art.4 della legge l’atto giurisdizionale comporta per l’amministrazione un dovere di esecuzione, e per questo aspetto ha un ruolo di prevalenza rispetto a qualsiasi atto amministrativo”.
“Il giudizio di ottemperanza è un istituto dell’ordinamento giuridico italiano. La sua funzione è quella di permettere alla parte risultata vittoriosa di dare esecuzione ad una sentenza nel processo amministrativo, qualora la pubblica amministrazione non abbia adempiuto spontaneamente”.
L’augurio è che il cosiddetto “Governo del cambiamento” applichi la sentenza senza altri procedimenti amministrativi, e al più presto.
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