Prima il leader dei “grillini” Luigi Di Maio, poi Liberi e Uguali capitanata da Pietro Grasso, ora Giorgia Meloni: anche la candidata premier di Fratelli d’Italia vuole smantellare la Legge 107 approvata nel luglio del 2015: bisogna “abolire la ‘Buona Scuola’ e ricominciare da capo”, ha detto la Meloni il 7 febbraio a Pistoia per un’iniziativa elettorale, rispondendo ai cronisti che le chiedevano un commento sull’esclusione dei maestri precari con diploma magistrale a seguito della decisione del Consiglio di Stato.
“E’ una legge ingiusta – ha detto la leader di Fratelli d’Italia – perché è una legge che ha massacrato persone (i maestri con diploma magistrale conseguito prima del 2002 n.d.r.) che avevano fatto un lunghissimo percorso, le quali avevano seguito le indicazioni che arrivavano dalle leggi dello Stato e che adesso pretende di buttare fuori gente che ha tenuto la scuola in piedi per decenni”.
A questo proposito, va ricordato che il ministero dell’Istruzione ha ufficializzato la decisione di attendere il parere dell’Avvocatura di Stato sull’attuazione della sentenza dell’adunanza plenaria resa pubblica lo scorso 20 dicembre.
Nei giorni passati, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha annunciato che il parere dei legali dell’amministrazione pubblica verrà reso noto il prossimo 23 marzo.
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