Anche l’ANDIS (Associazione nazionale dirigenti scolastici) prende posizione contro le parole del ministro Bussetti sui docenti e sulle scuole del sud.
“L’ANDIS – si legge nel comunicato diramato subito dopo le dichiarazioni del Ministro – esprime profonda indignazione per le affermazioni inqualificabili del Ministro Bussetti, che offendono la sensibilità di migliaia di operatori della scuola impegnati tutti i giorni a promuovere, pur tra mille difficoltà, il successo scolastico dei loro studenti”.
“Nelle dichiarazioni del Ministro – prosegue l’Andis – si colgono toni di disprezzo e di malcelato pregiudizio per la qualità dell’azione educativa messa in campo nelle scuole del Sud. Parole che non ci saremmo mai aspettati da un Ministro dell’Istruzione”.
“Nel ruolo che riveste da quasi un anno – aggiungono ancora i ds della associazione – il Ministro dovrebbe sapere che i dati relativi alla dispersione scolastica ed ai risultati di apprendimento vanno messi in correlazione con le condizioni di svantaggio culturale e di deprivazione economico-sociale. Dovrebbe ricordare che al Sud mancano gli asili nido e i servizi educativi, non viene garantito il tempo pieno, le strutture cadono a pezzi, il 50% delle famiglie vive in condizione di povertà, gli enti locali non sono sempre nella possibilità di offrire adeguati supporti alle scuole”.
“L’ANDIS – conclude il comunicato – ritiene che l’azione del Ministro debba piuttosto adoperarsi, con maggior ‘lavoro, impegno e sacrificio’, a rimuovere gli ostacoli che impediscono una condizione di pari opportunità per tutte le alunne e gli alunni del nostro Paese”.
La presa di posizione dell’Andis si aggiunge a quella di diverse altre associazioni e organizzazioni che in queste ore ha stigmatizzato le parole del Ministro.
Parole per le quali, sostengono anche moltissimi nostri lettori, Bussetti dovrebbe al più presto dimettersi.
Difficile che questo “suggerimento” venga accolto dal Ministro ma resta il fatto che dopo questo scivolone si può forse affermare che la luna di miele fra Marco Bussetti e il mondo della scuola è definitivamente conclusa.
E’ molto probabile che di qui in avanti la strada del Ministro sarà tutta in salita, esattamente come è sempre accaduto per tutti i suoi predecessori.
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