Nel primo caso possiamo fare riferimento alle raccomandazioni per l’attuazione delle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Primaria, che esplicitano i livelli essenziali di prestazione a cui tutte le Scuole Primarie del Sistema Nazionale di Istruzione sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all’istruzione e alla formazione di qualità. Oppure, sempre nell’ambito delle raccomandazioni buone, quelle per la gestione del bambino allergico a scuola, che nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto nell’ottobre 2007 tra FEDERASMA Onlus – Federazione Italiana delle Associazioni di Sostegno ai malati Asmatici e Allergici – e SIAIP – Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica – sono state proposte dalla Commissione per la tutela del Bambino Allergico”, ovvero un gruppo di lavoro, composto da esponenti di entrambe le organizzazioni, che ha come obiettivo quello di identificare e studiare le tematiche di interesse strategico per la tutela, in ogni ambito di vita, della salute e dei diritti del bambino allergico. Di contro ci sono le raccomandazioni cattive, che secondo la definizione di Wikipedia, sono intese, comunemente, come azioni o condizioni che favoriscono un soggetto, detto raccomandato, nell’ambito di una procedura di valutazione o selezione, a prescindere dalle finalità apparenti della procedura, cioè indicare i più meritevoli e capaci. Per essere tale, la raccomandazione deve coinvolgere un altro soggetto, detto raccomandante o sponsor, il quale esercita un’influenza sulla procedura di valutazione, indipendentemente dalle qualità del soggetto raccomandato. Le procedure di valutazione o selezione più frequentemente distorte dalle raccomandazioni sono i concorsi pubblici, le procedure di selezione del personale, i procedimenti di valutazione scolastica o di accesso a un corso di studi, gli esami universitari o di abilitazione professionale, o qualsiasi procedura dove si valuta l’idoneità o la competenza di un soggetto in un determinato ambito professionale o culturale.
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