Sarebbero oltre 600, fino a ieri, i docenti universitari italiani, da tutte le città, che hanno firmato un documento di sostegno alla preside Annalisa Savino, che dopo gli scontri avvenuti sabato scorso aveva scritto una lettera agli studenti per sottolineare che “il fascismo in Italia è nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti”.
E noi aggiungiamo: col beneplacito pure della polizia che lascò agli squadristi tutti gli spazi per poterlo fare, mai intervenendo in soccorso delle vittime.
Dunque il mondo universitario si è mobilitato, prendendo lo spunto da un gruppo di docenti dell’Università degli studi di Palermo che si incontrano mensilmente per discutere dei temi della didattica. Numerose le adesioni ottenute in poche ore (e il ‘contatore’ delle firme continua a salire) dai professori dei diversi Atenei italiani.
La lettera sottoscritta dai docenti universitari non fa riferimento esplicito alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ma secondo quanto spiegato all’AGI, il documento nasce proprio con lo scopo di esprimere un sostegno alla preside anche da parte del mondo universitario.
Questo il testo:
Solidarietà ad Annalisa Savino
Come docenti universitari desideriamo esprimere la nostra totale approvazione in merito al contenuto della lettera a commento della aggressione avvenuta nei giorni scorsi nei pressi di una Scuola Superiore di Firenze, recapitata dalla Dirigente Scolastica Annalisa Savino agli studenti, con il chiaro intento di far prendere coscienza della gravità dell’evento.
I contenuti di tale lettera non appaiono in nessuna loro parte viziati da una presunta “politicizzazione” o strumentalizzazione dell’evento, in quanto richiamano ai principi dell’impegno sociale e correttamente invitano ad aborrire violenza, prepotenza ed indifferenza verso chi ne fa uso.
Il valore pedagogico di tali richiami, ad avviso di chi scrive, è un messaggio potente che non può non essere colto da chiunque ha davvero a cuore le sorti della funzione primaria delle istituzioni educative italiane.
Per aderire in qualità di docente universitario anche tu, clicca qui (è necessaria la mail istituzionale)
Elenco dei firmatari