E allora perché mai dovrebbero fare notizia, se poi oltretutto praticano uno sport così poco cool, uno di quelli che fatidicamente saltano fuori solo ogni quattro anni alle Olimpiadi? Perché sono bravi. Anzi bravissimi. Nel loro sport, il tiro a segno e in tutto il resto “. Così iniziava un articolo del 13 novembre 2013 pubblicato su L’Huffington Post, dove si esaltavano le qualità di due giovani atleti etichettati come la coppia d’oro dello sport italiano.
Oggi a distanza di tre mesi dall’articolo de L’Huffington Post, Nicolò Campriani e Petra Zublasing tornano protagonisti di un altro articolo, quello del Corriere dell’Università dal titolo “Niccolò e Petra: cervelli in fuga a pranzo da Obama dove si scrive: “Essere campioni dello sport e riuscire contemporaneamente a laurearsi? In Italia è impossibile, o quasi.
Per questo Niccolò Campriani e Petra Zublasing, campioni azzurri di tiro a segno e cervelli in fuga, sono stati costretti a emigrare negli Stati Uniti. Lì hanno trovato programmi mirati per conciliare studio e passione, e persino il riconoscimento di Barack Obama “. Gli USA credono ai campioni che studiano, speriamo che anche il nostro Paese, se pur ingessato da scandali e corruzioni dilaganti ( anche nel mondo della scuola ), abbia il coraggio di cambiare, dando il giusto peso al merito nello studio dei nostri giovani.