“In un tempo di crisi e smarrimento, i costruttori devono portare il loro contributo di idee e valori per rimettere in piedi l’Italia. Occorre aiutare chi è senza diritti – ha proseguito Raffi – e legare in un nuovo patto civile i vecchi e i nuovi italiani, per dare un’anima all’Italia e costruire un futuro solidale, oltre i racconti e le ricette del momento”.
“Ma niente si può realizzare – ha avvertito il Gran Maestro- se non si crea vera partecipazione di cittadini, se non si lancia una rivoluzione delle coscienze contro precarietà ed emarginazione”.
“In Patria e oltre confine – ha ricordato il Gran Maestro del Grande Oriente d’ Italia – gli uomini del dubbio sono sentinelle etiche del proprio tempo, maggior fabbri di nuova umanità. Non stanno in silenzio ma si fanno carico di ciò che giovani e anziani, uomini e donne attendono per la loro vita concreta: risposte ai problemi sociali, al dramma di chi perde il lavoro, alla sofferenza di chi chiede da troppi anni giustizia”.
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