Nel computo delle cattedre da coprire vanno considerati 55mila supplenti che dovranno colmare l’organico di fatto, di cui 30 mila su sostegno, poi ci sono 10mila prof chiamati a sostituire colleghi con altri incarichi, comandi, distacchi, permessi speciali, più il nodo delle classi di concorso scoperte: almeno 15 mila. Inoltre mancano prof di Sostegno, di Matematica, di Spagnolo, soprattutto al Nord. Quest’anno a rendere la situazione più complicata c’è la decisione di prorogare le operazioni di nomina di quindici giorni. Con la didattica che partirà a ritmi blandi.
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La segnalazione è di Anief che ricorda pure che il Governo aveva promesso di cancellare la supplentite, ma a due anni di distanza, la perniciosa malattia pesiste con più vigore di prima, mentre di sicuro 55 mila i supplenti dovranno colmare l’organico di fatto e tutte quelle ore di lezione non previste nella programmazione.