Rodolfo Valentino, il mitico attore del cinema muto e che per il suo fascino ha sedotto una generazione di donne, personificando il simbolo della bellezza latina e italiana in particolare “a scuola andava maluccio, come documenta un vecchio registro scolastico del 1906 e i compagni lo prendevano in giro per via delle sue orecchie a punta e della sua rissosità“.
Prendiamo la notizia dall’Ansa che riporta l’aneddoto di Gilberto Santucci, uno dei curatori di un seminario di studio promosso dalla Fondazione culturale Sant’Anna, neonato gruppo di ricerca sulla storia delle istituzioni educative in Umbria, che si propone la pubblicazione di studi e memorie con protagoniste le scuole della regione.
E Santucci precisa: “Oggi scriveremmo probabilmente di bullismo, tanto che alla fine fu espulso e dovette trasferirsi altrove, a Genova”, mentre veniamo a sapere che Rodolfo Valentino studiò a Perugia, dove frequentò la scuola Purgotti, allora con sede alla Torre degli Sciri.
Dunque il bullismo non è solo fenomeno recente, se anche il grande Rudy, durante il suo noviziato a scuola e in Italia, prima di emigrare in America, dove raggiunse le vette della notorietà, veniva regolarmente preso in giro dai suoi compagni contro i quali probabilmente reagiva con la rissa.
Con la differenza che all’epoca il bullismo faceva parte interna della scuola, senza suscitare particolare attenzione, come d’altra parte anche la letteratura conferma a partire dal romanzo “I Ragazzi di via Pal” a continuare con Robert Musil e finire coi racconti di Giovanni Mosca.
La pubblicazione di studi e memorie con protagoniste le scuole della regione è un’iniziativa promossa con l’associazione Proteo Fare Sapere e il seminario, venerdì 18 febbraio a Perugia, è curato anche da Marcello Rinaldi, Alberto Stella, e del coordinatore scientifico Mario Tosti dell’Università di Perugia.
“Valentino – viene ricordato – era convittore presso il collegio Onaosi, dove rimase dagli 11 ai 13 anni”.
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