Dopo aver sottolineato che ”l’effettiva disponibilità delle risorse è fondamentale per il funzionamento e la sopravvivenza stessa delle sezioni primavera, i servizi educativi rivolti ai bambini dai 24 ai 36 mesi, istituiti in forma sperimentale con la L.296/06”
Delrio evidenzia il fatto che ”l’andamento dal 2007, anno di avvio delle sezioni primavera, ad oggi ha fatto registrare una progressiva e costante diminuzione delle risorse, con un dimezzamento dei finanziamenti previsti a livello centrale, passando dagli iniziali 34 milioni di euro del 2007 ai 16 milioni di euro per l’anno 2011-2012”.
”Attualmente sono circa 1600 le sezioni funzionanti sull’intero territorio nazionale, per un’utenza di circa 25 mila bambini e di quasi 5.000 unità di personale impegnato. Le sezioni primavera hanno avuto un’ottima accoglienza sin dalla loro istituzione e non solo per gli ottimi progetti avviati ma soprattutto percè sono riuscite a dare una risposta alla crescente domanda di servizi educativi per i bambini al di sotto dei 3 anni”.
”E’ evidente che una eventuale ulteriore diminuzione delle risorse porrebbe i Comuni, che contribuiscono al funzionamento non solo di quelli a gestione diretta ma spesso anche di quelli non propriamente comunali, ad oggettive difficoltà di mantenimento di tali sezioni con ripercussioni facilmente immaginabili sull’intero sistema dei servizi per la prima infanzia”.
Da qui la richiesta dell’ANCI di avere rassicurazioni circa l’effettiva disponibilità dei finanziamenti per l’anno 2012-2013 ”soprattutto in un momento di particolare sofferenza sia per le numerose famiglie che si sono viste costrette ad optare per i servizi pubblici per una convenienza economica sia per i Comuni che, presi nella morsa dai tagli di bilancio e del rispetto dei vincoli del patto di stabilità, non riusciranno più a soddisfare tutte le richieste di servizi”.
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