Al VI Congresso nazionale dell’associazione di insegnanti e educatori di Legambiente, l’assessora all’Istruzione del comune di Roma ha sostenuto che il “Rapporto tra scuola e città nodo chiave per sfide futuro”. Infatti, “Sulla costruzione di comunità, e sul rapporto tra scuola e città, si giocano molte delle sfide che abbiamo davanti. Perché le scuole nelle nostre città hanno ancora una funzione fondamentale nel contrasto alle diseguaglianze economiche, sociali, educative, e poi perché restano tra i pochi luoghi collettivi, dove i bambini e le bambine e anche gli adulti, trovano occasioni per fare comunità e costruire legami sociali”.
E tutto ciò, secondo l’assessora, “è vero ovunque, in qualsiasi città e in ogni territorio perché anche dove non c’è una biblioteca, o un cinema, o un teatro, quasi certamente ci sarà una scuola, con la sua insostituibile funzione costituzionale e il suo bagaglio di generosità. E intorno ad ogni scuola che investe sulla costruzione di legami sociali e di comunità nascono relazioni ed esperienze capaci anche di trasformare tutta la città: è il caso della promozione di strade scolastiche, pedonalizzazioni e risistemazioni degli spazi pubblici intorno alle scuole che ridisegnano il territorio urbano, restituendo spazio pubblico alla socialità dei più giovani”.
E ha proseguito dicendo: “abbiamo provato a sfidarci chiamando ad un protagonismo importante le istituzioni scolastiche, le associazioni e i comitati dei genitori e degli studenti nonché le realtà sociali e lo abbiamo fatto in tutte le nostre politiche sulla scuola”.
“Innanzitutto, Roma Scuola Aperta, il programma che prevede un finanziamento alle scuole per tenere le strutture aperte la sera, i pomeriggi e nei weekend. Un successo che nella prima edizione ha visto 114 scuole coinvolte e che quest’anno si prevede ancora più forte”.
E poi, ha concluso, il progetto “la Mappa della città educante, una raccolta di opportunità gratuite offerte alle scuole dalle maggiori istituzioni culturali della città”.