L’Associazione Nazionale Collaboratori dei Dirigenti Scolastici nell’apprendere la notizia dell’annullamento da parte del TAR del Lazio della procedura concorsuale per Dirigente Scolastico si dichiara delusa ma non sorpresa per l’odierna sentenza e si augura che una tempestiva soluzione venga ricercata per consentire a circa 2500 scuole italiane di avere un DS titolare nel prossimo anno scolastico.
Esprime, altresì, sincera vicinanza ai tanti colleghi che hanno brillantemente superato tutte le prove e che oggi si ritrovano a subire una decisione del TAR che condiziona pesantemente una prospettiva di carriera nell’area dirigenziale.
Prende, però, atto che il TAR ha riconosciuto fondati i ricorsi proposti evidenziando di fatto che si è avuta una incapacità di sistema a garantire un sereno e regolare iter concorsuale.
Noi rispettiamo senza se e senza ma la sentenza di primo grado ed auspichiamo una ragionevole soluzione giuridica che dia alle scuole un DS titolare dal prossimo due settembre.
I Collaboratori dei DS sono consapevoli della gravissima condizione nella quale permarrebbero le scuole italiane ove non si ritrovassero tempestive soluzioni rispettose dei diritti di tutti e fondate sulle vigenti normative.
Ne sono pienamente consapevoli poichè il 45% si trova con un DS titolare ma reggente in altra scuola oppure con DS reggente: siamo dunque di fronte ad una vera emergenza se quasi il 50% delle scuole non si trova ad avere un DS a tempo pieno!
Pretendono una soluzione che metta ogni autonoma istituzione scolastica in condizione di iniziare l’anno scolastico con una guida: oltre il danno sarebbe la beffa – una grave beffa – ritrovarsi con scuole ancora in reggenza, con tutte le criticità che i Collaboratori conoscono benissimo e per le quali hanno sempre dato il massimo dell’impegno per consentire un adeguato servizio scolastico per il personale, per gli alunni, per le famiglie.
E, nel caso non si trovassero tempestivamente risposte conseguenti alla sentenza del TAR, l’unica cosa che non si può consentire alle oltre 2500 scuole italiane è permanere nella condizione di reggenza ormai considerata da tutti un fenomeno davvero patologico!
Non sta a noi proporre una soluzione giuridica al contenzioso legale che oggi ha trovato una risposta nella sentenza del TAR.
Ma in attesa di questa soluzione, ANCODIS ha una precisa proposta: nel caso in cui si confermasse per una I.S. lo stato giuridico di reggenza, si conferisca l’incarico di presidenza al Primo Collaboratore del DS (ex vicepreside).
E’ un istituto al quale è opportuno ed urgente ritornare anche se in maniera diversa dal passato, ovvero affidandolo a docenti con esperienza nella governance scolastica.
Occorre semplicemente dare la possibilità di accesso a quanti negli anni hanno dimostrato competenze, professionalità e spirito di servizio e sarebbe il modo per investire sulle risorse esistenti garantendo una guida efficace ad ogni istituzione scolastica, guida che non è più possibile garantire con le vigenti reggenze che si presentano irragionevoli e con evidenti criticità ben note ai tanti Collaboratori dei DS reggenti.
Per ANCODIS l’unica condizione che non sarà accettabile e che non deve accadere è far permanere oltre 2500 scuole in condizione di reggenza.
Pretendiamo, dunque, soluzioni nel brevissimo tempo in considerazione del fatto che l’anno scolastico 2019-2020 deve avere un ordinato inizio come da tutti auspicato.
In caso contrario, avremo un solo perdente: il sistema scolastico italiano!
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