Considerato che la prova si è svolta nelle giornate del 14 e 15 dicembre 2011 e che le correzioni sono iniziate alla fine del mese di gennaio del 2012, la commissione ha ancora davanti a sé 986 temi da correggere, visto che il numero complessivo, moltiplicato per due dei 971 ammessi, è pari 1.942 elaborati scritti, trattandosi di un saggio più la risoluzione di un caso particolare che il dirigente deve affrontare.
Se dunque in 4 mesi sono stati corretti 956 temi la previsione più ottimistica fa pensare che ne occorreranno altri 4 per completare, ma, se mettiamo in conto la calura e le ferie tra i mesi di luglio e agosto, sapremo gli esiti con una approssimazione attendibile nel settembre 2012.
Questa presunta lungaggine tuttavia non depone contro la commissione, anzi ce la fa apprezzare proprio perché è l’evidente segnale di un lavoro scrupoloso, attento e soprattutto inattaccabile dal punto di vista delle procedure che fra l’altro, occorre sottolinearlo, vanno a merito soprattutto del direttore degli uffici scolastici siciliani, in mano alla dottoressa Altomonte che ha seguito minuziosamente le legge, sia nella formazione della commissione e la sua nomina, e sia su tutte le successive operazioni.
E tutto ciò è esattamente quello che vorremmo da tutto il mondo della scuola e da quella siciliana in modo particolare, se facciamo riferimento a quanto è successo col concorso del 2004 che ancora non si è concluso, vista la correzione tuttora in corso dei temi, resi anonimi in base alla legge 202/10, dei non ammessi agli orali i cui ricorsi erano stati ampiamente accolti, tanto che il Cga di Palermo aveva annullato i radice tutto il concorso.
Un precedente questo che con ogni probabilità sta mettendo in allerta i commissari di questo concorso per evitare di cadere sugli stessi presunti sbagli e soprattutto fra le maglie di ricorsi e denunce che nessuno vuole.
Se è vero che le crisi profonde sono importanti per ritrovare la via della risalita, le esperienze passate vorremmo che fossero esercizi da mai più praticare, compreso il nostro auspicio che i favoritismi, nel senso delle raccomandazioni, siano banditi del tutto, e non solo per premiare il merito, ma anche per dimostrare che la scuola fa le cose serie e con serietà sceglie i sui dirigenti.
E la direzione di una scuola, con tutte le competenze richieste, non può essere affidata a chiunque, e tanto meno a un raccomandato che, proprio in quanto tale, ha la personale percezione di essere uno sfigato, secondo la più recente accezione consacrata da alcuni ministri. E se è sfigato faccia altro e non rovini quel poco di buono che ancora nella scuola è rimasto.
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