Sono una delle migliaia di docenti che ha provato a fare le prove scritte di questo concorso ordinario per due classi di concorso.
Per A17 e A001 a distanza di un mese l’una dall’altra. Non posso non riportare cosa non si è visto durante questo concorso, tra persone che hanno avuto carta e penna in alcune sezioni e altre a cui è stata data immediata risposta “Non sono nemmeno previste dal bando, quindi non chiedete nulla”, senza dimenticare chi ha avuto il supporto di cellulari alla mano gli ultimi 10 minuti di tempo da parte di alcune commissioni.
Inutile riportare come molti quesiti, soprattutto su disegno geometrico o assonometrico, non avevano nemmeno il disegno di riferimento e, ragionare a mente serena in un momento di tensione, senza fogli né supporti visivi di riferimento, fa perdere molto tempo su ragionamenti di vario tipo non di meno la comprensione di quanto richiesto nel quesito stesso.
Oltre a questa problematica, ci siamo ritrovati a dover ragionare su quesiti mal posti, spesso con italiano stentato o con termini non corretti o riportanti nomi artistici errati (anziché Donato Bramante, Andrea Bramante), in altri casi ci siamo trovati di fronte a quesiti completamente errati in cui veniva richiesta una risposta certa e dove dovevamo barcamenarci tra la meno peggio (in un piano alfa inclinato normalmente secante completamente una piramide a base esagonale che tipo di forma si otterrà dalla sezione)? Parallelogramma esagonale era la risposta data per corretta, ma per terminologia stessa parallelogramma indica una figura avente i lati uguali a due a due composta da 4 lati, non è minimamente esistente una figura definita parallelogramma esagonale composta cioè da 6 lati.
E ancora: a chi si ispirò Bernini? Tra le varie risposte c’erano Rubens, Caravaggio e Carracci, ebbene in libri di settore e dopo ben oltre 10 anni di studio della storia dell’arte, non ho mai saputo con certezza che avesse queste ispirazioni contemporanee tant’è che la citazione non siamo riusciti a ricondurla. Nella famosa Pietà di San Pietro realizzata da Michelangelo cosa è possibile trovare? Tra le varie opzioni la meno peggio considerata corretta dal Ministero, era una spirale culminante col volto della Madonna, ebbene la composizione è piramidale e non a spirale).
Non comprendo su che base il Ministero possa pensare che ponendo delle domande nozionistiche, citando pensieri di critici d’arte anche televisivi, o ponendo domande da quiz televisivi “chi ha detto questa frase nel 1937?”, sia possibile valutare le reali competenze di docenti che non sono abilitati ma che magari da anni svolgono l’insegnamento in classe.
Continuiamo a ripetere agli studenti che imparare le cose a memoria, nozioni e basta, non serve a niente, ma a noi è stato chiesto proprio questo.
Ora su diverse classi di concorso posso dire che spesso le domande non erano nemmeno quelle che dovevano essere presenti nel programma di studio e nei quadri di riferimento, aggiungendo poi gli errori di scrittura e citazioni e confronti, senza bibliografia e nemmeno batterie di domande per prepararci in modo decente.
Altro che massacro, è stata una carneficina bella e buona, con tanto di parole altisonanti in cui si è sentito per giorni e giorni dire che questo concorso era adatto agli studi.
Su ben otto anni d’insegnamento non ho mai posto domande tanto assurde e senza riferimenti, quindi mi chiedo realmente cosa andava testato?!
Le nostre capacità? Il problem solving? La capacità della lucidità di ragionamento in momento di tensione per comprendere se nelle risposte erano presenti una qualche sorta di risposta meno peggio rispetto a come era posta la domanda fallace o sibillina?
Tutt’ora siamo inascoltati da un ministero che ci fa insegnare da anni e che, anche di fronte a molteplici domande errate palesemente, fatica ad ammettere di aver fatto errori o quantomeno, a prendere la decisione di sistemare le segnalazioni e porre rimedio a batterie di domande fatte male.
Per A17, nel turno pomeridiano, ci ritroviamo ben 8 domande con risposte doppie, 1 palesemente errata e due che non erano in programma.
Su A001, dopo aver aspettato la pubblicazione della prova ben 15 giorni, in diversi ci ritroviamo a non trovarci con alcune delle risposte che ricordiamo perfettamente aver dato in altro modo (sempre turno pomeridiano), ben altre 7 con risposte doppie, 1 errata, 3 non presenti nel programma e nei quadri di riferimento e la non equità delle domande su tecniche artistiche e storia dell’arte, cosa invece prevista nei quadri di riferimento.
Scandaloso che sia nella norma di prove concorsuali disparità di trattamento, non ascolto delle segnalazioni e sindacati che spesso attendono gruppi singoli per andare in giudizio al Tar e far valere i diritti di tesserati.
Sono molto amareggiata di quanto ho visto e continuo a vedere in ambito lavorativo e concorsuale, almeno ho la soddisfazione di avere studenti che comprendono che, nonostante siamo precari, ci mettiamo quanto più impegno possibile per dargli cultura e conoscenza.
La stessa che ci viene calpestata ed è stata non considerata in questo momento storico.
Elisa Lo Conte
La scuola non è un luogo rivolto a giovani privilegiati. Anzi, è il luogo per…
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di…
In un istituto di Prato, come in molte scuole italiane, è scattato il divieto di…
Comprendere il funzionamento del cervello umano è essenziale per insegnare a gestire gli errori. La…
I Patti educativi di comunità sono accordi tra scuole, enti locali e realtà territoriali, volti…
Solamente il 22,8% dei ragazzi delle scuole superiori nel Paese del Sol Levante, il Giappone,…