Anche in corrispondenza di questo nuovo anno scolastico continuano a pervenire alle redazioni giornalistiche iniziative meritevoli contri il caro libri. Una di queste, riportata dall’Ansa, coinvolge famiglie e insegnanti dell’Istituto comprensivo “Via delle Carine” di Roma e prevede una sorta di baratto: a settembre, immediatamente dopo il ritorno sui banchi dopo la pausa estive, gli studenti riconsegnano, in pratica, i libri utilizzati l’anno precedente per prenderne di nuovi da utilizzare per quello corrente.
A pensare alla soluzione contro il caro libri che da diversi anni affligge le famiglie è stata l’Associazione “Arcobaleno di voci della Mazzini”, un’associazione collaterale alla scuola formata da alcuni genitori degli studenti e da diversi insegnanti. Possono partecipare tutti gli studenti della scuola, indipendentemente dalle loro fasce di reddito.
Tutto funziona grazie al meccanismo dei buoni. “All’inizio del primo anno di comodato – spiega al portale Skuola.net il professor Giovanni Figà Talamanca, uno dei genitori promotori dell’iniziativa – si lascia un deposito cauzionale di 5 euro a libro se il suo prezzo di copertina non supera i 15 euro, o di 10 euro qualora lo superi. In cambio del deposito vengono rilasciati al ragazzo dei buoni che lui può convertire in libri. Da questo momento, ogni volta che all’inizio dell’anno lo studente riconsegna i libri dell’anno passato, gli vengono rilasciati nuovamente dei buoni che può utilizzare per prendere altri libri. Questo fino alla fine del suo ciclo d’istruzione. Infatti, al termine del terzo anno, quando i libri vengono riportati per l’ultima volta, al ragazzo viene ridato il deposito cauzionale che aveva lasciato al primo anno”.
“L’iniziativa funziona perfettamente da quando è stata introdotta – continua Figà Talamanca – tanto che ormai siamo giunti al compimento del suo 4 anno”. Inutile dire che, se vogliono ricevere nuovi buoni da convertire in libri, i ragazzi devono stare attenti a come tengono i libri presi in comodato. Infatti, se si riconsegnano rovinati o non si riconsegnano affatto, gli studenti perdono la cauzione versata per quel libro di testo. L’unico neo dell’iniziativa è rappresentato da alcuni insegnanti. Infatti, può accadere che non tutti i prof confermino le adozioni di determinati libri di testo, e questo può rompere il sistema che si basa sull’aiuto delle famiglie che mettono a disposizione della scuola i libri che i loro figli hanno utilizzato negli anni precedenti. Ecco perché, come afferma lo stesso Figà Talamanca “è nell’interesse dei ragazzi e delle loro famiglie che gli insegnanti riconfermino ogni anno i libri adottati in quello precedente”.
L’iniziativa, insomma, si basa sulla collaborazione di tutti gli “attori” che operano nella scuola romana.